21 giugno 2020

Mandello e i 40 anni del Soccorso. Il presidente: “Orgoglioso di far parte di una grande famiglia”

“Da quel 20 giugno 1980 a dicembre di quello stesso anno furono effettuati 70 servizi. Ora siamo vicini ai 4.000 interventi annuali”
Giancarlo Alippi, presidente del Soccorso degli alpini.
Quarant’anni fa, proprio come ieri, il Soccorso degli alpini diventava operativo. A ripercorrere il cammino del servizio di “pronto intervento”, attivo come noto sui territori comunali di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna, è il presidente Giancarlo Alippi. Quelle che seguono sono le sue riflessioni su questo significativo traguardo:
Il  nostro Soccorso ha compiuto quarant’anni. Un traguardo importante e gratificante. Da quel 20 giugno 1980 ad oggi molte persone (almeno 650) si sono avvicendate al suo interno. Alcune fanno parte tuttora del servizio di pronto intervento, di altre ci rimangono il ricordo, tanta nostalgia e, sicuramente, un bagaglio ricco di esperienza. Oggi l’organico è composto da 172 volontari.
Dal 20 giugno dell'80, giorno di inizio operatività, a dicembre di quello stesso anno furono effettuati 70 servizi. Ora siamo vicini ai 4.000 interventi annuali.
Il primo intervento fu espletato proprio la sera stessa di quel 20 giugno di 40 anni fa, all’incirca alle ore 21, per soccorrere una persona ustionata a causa dell’incendio della propria abitazione. Quello fu il “battesimo” del Soccorso degli alpini!
Negli anni il Soccorso è cresciuto in modo esponenziale sotto tutti i punti di vista, ma specialmente nella formazione del proprio personale, anche perché ora il volontario è chiamato a ricoprire ruoli sempre più specifici e di grande responsabilità.
La prima ambulanza è stata un Fiat 238 donato dal professor Riccardo Zelioli. Attualmente il parco macchine è composto da 10 automezzi tra ambulanze e pullmini adibiti al trasporto di persone diversamente abili. Una nuova ambulanza è inoltre in fase di allestimento.
Molti sono stati i benefattori che hanno contribuito a incrementare negli anni il parco automezzi e a tutti loro vanno i nostri più vivi ringraziamenti. E tanti sono stati anche coloro i quali hanno sostenuto tangibilmente, con ogni forma, le attività e le iniziative del Soccorso.
Un pensiero di gratitudine va soprattutto a chi ha fortemente voluto il Soccorso. Mi riferisco al cavalier Luigi Giuseppe Conato, che con Lorenzo Compagnoni e Aldo Zucchi il 19 dicembre 1979 firmò l’atto costitutivo dell’associazione, dando così vita al Soccorso degli alpini.
Purtroppo il periodo di pandemia in atto non ha consentito una commemorazione degna nel ricordo di quanti ci hanno lasciato.
Un grazie infinito va a tutte le volontarie e ai volontari che quotidianamente, per 365 giorni all’anno, coprono i vari turni garantendo un servizio sempre all’avanguardia.
Un grazie di cuore va altresì a tutti coloro che a vario titolo ricoprono ruoli di responsabilità, ai consiglieri, agli istruttori, ai responsabili di squadra, ai responsabili del materiale sanitario, ai responsabili degli automezzi e agli autisti, a chi si occupa della sanificazione dei mezzi e ai responsabili dei servizi secondari e di dialisi, oltre che della manutenzione della sede.
Grazie infine, ma non certo ultima per importanza, a tutta la cittadinanza per il costante supporto assicurato, che non è mai venuto meno e che per noi è motivo di orgoglio e di sprone a dare sempre il meglio delle nostre capacità.
Il Soccorso è una grande famiglia, “umilmente al servizio di tutti”.
Giancarlo Alippi

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