26 gennaio 2019

Mandello. Stasera la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze


(C.Bott.) Cerimonia di consegna delle civiche benemerenze, questa sera alle 21 al cineteatro “Fabrizio De Andrè” di Mandello.

A ricevere il significativo riconoscimento saranno il dottor Gianni Comini, Luigi Conato e Giuseppe Moioli (i primi due alla memoria).
Queste le motivazioni ufficiali:
Il dottor Gianni Comini
Dottor Gianni Comini
“Medico condotto di notevole valore, dotato di profonda umanità e empatia, uomo di cultura e appassionato di montagna. Impiegò generosamente le sue qualità anche nel campo associativo mandellese, fondando la locale sezione Avis, promuovendo quella dell’Aido e sostenendo la creazione del Soccorso degli alpini. Prestò attività di volontariato presso la Cooperativa Incontro e il Gruppo Amici degli handicappati.  La sua generosità d’animo, la sua profonda conoscenza della scienza medica e della natura umana, poste a servizio della collettività, lo hanno reso uno dei pilastri portanti della comunità mandellese”.
Luigi Conato
Luigi Conato
“Uomo instancabile e tenace, fu promotore, senza mai arrendersi, della nascita del Soccorso degli alpini. Si dedicò anche alla ricerca storica e culturale del territorio, diede impulso alla riscoperta delle radici della nostra comunità e fu socio fondatore dell'Archivio comunale della memoria locale.  Esempio di dedizione e perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi a favore della collettività, si è prodigato per lo sviluppo culturale e sociale della  comunità mandellese, che non smetterà mai di ricordarlo con profonda stima e riconoscenza”.
Giuseppe Moioli
Giuseppe Moioli
“Sportivo dalla carriera ineguagliabile, uomo mite, laborioso e instancabile. Dipendente e atleta della Moto Guzzi, vincitore di numerosi titoli internazionali, capovoga del “quattro senza” mandellese oro olimpico a Londra 1948. Terminata la carriera agonistica si è dedicato generosamente, con lo stesso amore per il canottaggio, allo sviluppo fisico, psicologico e sportivo di tantissimi ragazzi. Intere generazioni di atleti mandellesi hanno imparato il gesto della voga sotto la sua guida. Esempio non soltanto di sport ma di vita, è da sempre pilastro portante della comunità mandellese”.

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