31 agosto 2025

Nel giorno della festa patronale di Somana un appello: “Proviamo a essere umili come sant’Abbondio”

(C.Bott.) Sant’Abbondio e l’umiltà. Nel giorno della festa patronale, Somana ha riflettuto su una tra le principali virtù del quarto vescovo di Como, al quale è intitolata la chiesa parrocchiale della frazione mandellese. “E’ stato il più importante tra i vescovi della Chiesa lariana - ha ricordato questa mattina all’omelìa della messa solenne don Giuliano Zanotta, parroco della comunità pastorale, tratteggiando la figura di Abbondio - eppure ha saputo mettere in pratica l’insegnamento di Gesù”.

Un aggancio anche al Vangelo di Luca della odierna domenica, che invita a scegliere gli ultimi posti, condizione indispensabile per attirare la benevolenza di Dio e essere suoi autentici messaggeri, perché “chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

“Il vescovo Abbondio fu a Costantinopoli, l’odierna Istanbul, per preparare il Concilio di Calcedonia tenutosi nel 451 dopo Cristo - ha  detto il celebrante - Convocato per risolvere la crisi del monofisimo, dottrina che affermava la sola natura divina di Cristo, definì Gesù vero Dio e vero uomo”.

“Abbondio tornò da Costantinopoli in assoluta umiltà - ha affermato don Giuliano - per poi ritirarsi sull’isola Comacina, dove tra l’altro fondò la chiesa di santa Eufemia”. Infine una sollecitazione: “Anche noi proviamo a essere come lui e a chiudere con umiltà la nostra vita”.



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