17 settembre 2025

Mandello Lario e l’Alzheimer, domani sera al “De André” riflessioni e il film “La casa di Ninetta”

(C.Bott.) Istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, si accompagna alla promozione di iniziative dedicate alla sensibilizzazione e alla diffusione di informazioni sulla malattia di Alzheimer e sulle altre forme di demenza. E’ la Giornata mondiale della malattia di Alzheimer e si celebra ogni 21 settembre.

Mandello Lario si segnala sul territorio da anni per la proposta di molteplici iniziative finalizzate alla lotta al decadimento cognitivo e a come relazionarsi con chi è affetto da demenza, senza trascurare l’aiuto psicologico assicurato ai familiari dei malati accuditi in casa. Nel corso degli anni sono stati anche portati avanti interessanti progetti per fornire informazioni (e fare formazione) su come affrontare al meglio, nella vita di ogni giorno, la malattia del proprio congiunto.

In prima linea su questo fronte c’è il Gruppo volontari assistenza agli anziani, che fin dal 2018 organizza incontri che, coniugando azioni volte a stimolare e a rafforzare l’attenzione e la memoria in un contesto di socializzazione e dialogo, consentono di svolgere attività pratiche, con il coordinamento di una psicologa e la partecipazione di volontari formati.

Significativi sono stati altresì i risultati scaturiti dalla collaborazione con l’assessorato comunale ai Servizi sociali e sfociati nella gestione del centro diurno di via Manzoni il lunedì e il sabato, in conferenze informative riguardanti le problematiche degli anziani e, come detto, la lotta alla decadenza cognitiva e l’aiuto psicologico ai familiari dei malati di Alzheimer accuditi in casa.

Le iniziative e i progetti dell’associazione verranno illustrati dalla psicologa dottoressa Francesca Mauri domani, giovedì 18 settembre, alle 20.45 al teatro comunale “Fabrizio De André” di Mandello Lario prima della proiezione del film “La casa di Ninetta” di Lina Sastri.

Nel film Lucia è un’attrice che raggiunge la città in cui è nata e cresciuta, Napoli, per andare a trovare l’anziana madre Ninetta, affetta dal morbo di Alzheimer. Mentre si trova nella casa materna ripercorre la propria infanzia leggendo la non facile vita della madre. Nonostante questo la donna aveva saputo conservare una straordinaria vitalità.

Lina Sastri trova con questo film la versione definitiva della narrazione del proprio rapporto con la figura materna. Nato inizialmente come un racconto pubblicato in forma di libro e divenuto poi un monologo teatrale, il legame profondo tra l’attrice la madre ha trovato successivamente la forma cinematografica. L’attrice e regista non si limita a raccontare la già di per sé interessante e complessa genitrice ma offre allo spettatore un ritratto di Napoli com’era e com’è.

Da ciò traspare un amore altrettanto grande, seppure ovviamente in forma diversa, quanto quello per Ninetta. Lina/Lucia non indulge nella descrizione della malattia. La presenta ma quasi come occasione per riflettere sul ruolo che i figli devono assumere, anche con una sofferenza interiore, quando si ritrovano a essere genitori dei propri genitori. Lina/Lucia nel narrare della madre non nasconde gioie e dolori della propria vita, in particolare di quella sentimentale.

Domani sera l’ingresso al “De André” sarà gratuito.

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