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| Christian Zambra in una foto che lo ritrae con Jannik Sinner. |
(C.Bott.) “Non ero certo che l’avrebbe fatta, perché la sera prima avevo visto giocare Alcaraz molto bene, mentre Sinner aveva faticato un po’ a battere De Minaur. Sappiamo però che Jannik è forte anche a livello di testa, pur se lo spagnolo ha forse più talento e più esplosività. Sinner è un mostro, quando c’è una partita da vincere difficilmente sbaglia e non a caso di finali ne perde veramente poche”.
Sono passate poche decine di minuti dalla sfida che nella finale delle ATP Finals ha opposto a Torino il nostro Jannik Sinner a Carlos Alcaraz e Christian Zambra, direttore tecnico della sezione tennis della Polisportiva Mandello, commenta la vittoria del tennista italiano dopo due set che qualcuno ha definito di livello spaziale.
Era il 2015 quando per la prima volta Zambra vide giocare Sinner all’Isola d’Elba. “Andai lì con una mia allieva di Mandello per uno stage - ricorda - Lo incontrammo, ma lui non era ancora così famoso come lo è oggi. C’era un progetto appena partito con Riccardo Piatti e tutti parlavano bene di lui, che era considerato una grande promessa del tennis. Lo vidi giocare e si vedeva che aveva grandi qualità. Da quel momento ho iniziato a seguirlo. Poi ho avuto la fortuna di vederlo alle qualificazioni agli Internazionali d’Italia, quando entrò in tabellone battendo Lorenzo Musetti in un derby epico vinto da Jannik al terzo set”.
Sia due anni fa sia nel 2024 Christian, che è istruttore di secondo grado e che da 17 anni lavora in Polisportiva, fu invitato a Milano alle premiazioni dei tennisti italiani e con Sinner ha avuto modo di scattare più di una fotografia. “Ho anche una sua maglietta autografata che è rimasta esposta in Polisportiva a Mandello - dice - e che prossimamente metteremo in una nuova bacheca”.
Sull’esito della finale di Torino Zambra ammette di essere contentissimo. “Se non ci fosse stata quella squalifica di tre mesi - afferma - oggi il numero uno sarebbe ancora Jannik. Sinner e Alcaraz sono due grandissimi campioni e ricordano la rivalità tra Federer e Nadal. Sono poi due bravissimi ragazzi ed è stato bello vedere il pubblico italiano applaudire ed elogiare anche lo spagnolo. Questa è la cosa stupenda del tennis, che fatico a vedere in altri sport. Godiamoci comunque questo Sinner, anzi questo immenso Sinner”.

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