03 dicembre 2025

Sequestrati 120 coregoni a due pescatori. “Assurdo atto di bracconaggio, servono sanzioni più severe”

Dall’Asd provinciale di Lecco pescatori e subacquei riceviamo:

"Il direttivo dell’Asd provinciale di Lecco pescatori e subacquei esprime sdegno e indignazione per le attività poste in essere da due pescatori (professionali) sorpresi a Perledo davanti al “Bau bau beach” dal nucleo ittico venatorio della Provincia di Lecco. Il sequestro di ben 120 pesci, prevalentemente coregoni, dimostra l’insensibilità di tali pescatori e il disprezzo di ogni regola proprio nel momento della riproduzione del coregone lavarello.

Queste azioni di bracconaggio danneggiano tutto il mondo della pesca, sia quella sportiva sia quella professionale. Ed è intollerabile che la Regione Lombardia sanzioni con soli 51 euro queste gravi e dannosissime azioni.

La Regione spende decine di migliaia di euro nella gestione dell’incubatoio di Fiumelatte per la riproduzione del coregone, mentre alcuni professionisti disonesti pescano il coregone lavarello durante il periodo di riproduzione. La Regione Lombardia deve dimostrare con i fatti di non essere complice né succube dei pescatori professionali bracconieri.

L’assessore Alessandro Beduschi deve intervenire immediatamente per sanzioni più severe e più efficaci, introducendo l’immediato sequestro del natante e una sanzione economica molto più elevata affinché fare azioni di bracconaggio sia effettivamente sconveniente, anche con l’introduzione di sanzioni accessorie quali la sospensione o la revoca della licenza di pesca professionale per chi reitera le azioni di bracconaggio.

Ogni anno a dicembre Asd Fipsas Lecco con Aps Como investono risorse economiche e attività dei volontari e guardia pesca che svolgono assistenza tecnica per il recupero e la spremitura delle femmine di coregone lavarello. Anche per tale motivo la Regione deve cambiare le sanzioni. Serve maggiore rispetto delle regole, serve un radicale cambio delle regole, tali azioni recano un danno enorme alla biodiversità del lago".

Fin qui il comunicato del direttivo dell’Asd provinciale di Lecco pescatori e subacquei. Dal canto suo il presidente, Stefano Simonetti, aggiunge: “Complimenti al nucleo ittico venatorio della Polizia provinciale di Lecco per questa operazione. Chi compie questi atti durante il periodo di riproduzione del lavarello non ha il minimo rispetto delle regole e reca un danno ittico enorme, pertanto l’unica soluzione è il sequestro del natante impiegato per tali spregevoli azioni e la sospensione e/o revoca della licenza professionale. L’assessore Beduschi dia un segnale forte per una immediata modifica normativa affinché ci sia maggiore rispetto del Lario da chi è iscritto nel registro dei pescatori professionali. La sanzione di soli 51 euro è ridicola, anacronistica e configura una istigazione al bracconaggio”.

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