28 luglio 2025

Da Mandello a Roma per il Giubileo dei giovani. Chiara Porazik: “Il più bel regalo per i miei 19 anni”

Riccardo Manzini: “Spero che questi giorni mi aiutino a crescere interiormente e a vivere un’esperienza che lasci il segno”

Chiara Porazik e Riccardo Manzini.

(C.Bott.) Oltre 200 ragazze e ragazzi della diocesi di Como sono in partenza per il Giubileo dei giovani che questa settimana vedrà convergere a Roma centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Il gruppo diocesano più numeroso parte in pullman questa mattina, altri si aggiungeranno lungo il pellegrinaggio.

“Partite con delle alte attese, non accontentatevi di una semplice avventura entusiasmante ma finalizzata a far festa soltanto tra voi. Il Giubileo richiede qualcosa di più: un percorso di fede e di Chiesa viva. L’appuntamento con giovani di tutto il mondo, che per la prima volta incontrano il nuovo papa Leone, deve suscitare in voi la convinzione di essere chiamati a trasmettere vita e speranza in un mondo tanto inquieto”. E’ questo il mandato che il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha affidato ai giovani in partenza, con i quali condividerà alcuni momenti significativi del pellegrinaggio.

Il programma proposto dalla Pastorale giovanile della diocesi prevede soste a Ravenna, Gubbio e Assisi. In Umbria i giovani incontreranno il vescovo Oscar. Mercoledì 30 luglio, infatti, dopo un tratto a piedi fino ad Assisi, nella Cattedrale di San Rufino il cardinale terrà una catechesi e presiederà la messa. Il giorno successivo, giovedì 31, nella Cattedrale dei santi Mariano e Giacomo a Gubbio il vescovo terrà una seconda catechesi e concelebrerà la messa insieme a monsignor Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e di Città di Castello. Al termine i giovani partiranno per Roma.

Sabato 2 e domenica 3 agosto i giovani della diocesi di Como parteciperanno ai momenti giubilari nell’area di Tor Vergata, che culmineranno con la grande veglia del sabato sera e con la messa della domenica, entrambe presiedute da papa Leone.

Tra i giovani in partenza oggi per la capitale vi sono due mandellesi: Chiara Porazik e Riccardo Manzini. Quelle che seguono sono le loro riflessioni e le loro attese per questo grande appuntamento.

“Vorrei iniziare parlando di cos’è un Giubileo: questo evento è un periodo che invita i credenti ad affrontare pellegrinaggi, fare opere di carità, riconciliarsi, fare penitenza, rinnovarsi spiritualmente e soprattutto ricevere l’indulgenza plenaria. Ognuno di noi può affrontarlo nella propria quotidianità o nella straordinarietà.

Vorrei poi far conoscere quello che sta per accadere a me e al mio compagno di viaggio, Riccardo. Dal 28 luglio al 3 agosto faremo parte di quel mezzo milione di giovani - 146 i Paesi coinvolti - che ha come meta Roma. Il nostro gruppo comprende 212 giovani, 14 sacerdoti e il vescovo Oscar Cantoni.

Questo viaggio è stato il mio regalo di compleanno. Non potevo chiederne uno migliore. I miei 19 anni in viaggio, in un viaggio verso la santità!

L’accoglienza di noi pellegrini si inserisce pienamente nel clima del Giubileo, tempo di grazia e di incontro. Senza gli oltre 25.000 volontari da tutto il mondo non sarebbe possibile. Questa è la vera testimonianza di una comunità che sa prendersi cura, aprire il proprio cuore e che sicuramente lascerà un segno sia in chi accoglie sia in chi viene accolto.

La curiosità è tanta: vedere altri volti dell’Italia, conoscere  persone nuove e scoprire se stessi in una forma out of comfort zone, come si usa dire adesso, è ciò che attende il nostro cammino, quello mio e di Riccardo. Perché usare questo termine? Perché passeremo dall’alloggiare all’Oratorio salesiano al dormire sotto le stelle a Tor Vergata (incrociando le dita che a svegliarci sia il prete dj). Potrò affermare di essere andata a trovare papa Leone XIV nel primo anno dopo la sua elezione a pontefice, coincidente anche con il mio primo Giubileo. L’altro giorno scherzavo con Riccardo, che appunto di cognome fa Manzini, e gli dicevo che dovrà fare attenzione a non essere… mangiato, visto che tra “Manzi” e “Leoni” non corre buon sangue!

La speranza è di tornare ricchi di ricordi, pieni di gioia da donare agli altri per illuminare tutti, come veri “pellegrini di speranza”, per testimoniare con la luce negli occhi la misericordia di Dio nella vita quotidiana di ognuno di noi”.

Chiara Porazik

“Sono emozionato per questo viaggio che mi condurrà verso il Giubileo dei giovani. Non è soltanto e semplicemente una trasferta, ma un’occasione per incontrare coetanei da tutto il mondo, vivere un momento di fede condivisa e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Spero che questi giorni mi aiutino a crescere interiormente e a vivere e portare a casa un’esperienza che lasci il segno”.

Riccardo Manzini

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