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| Giorgio Parodi con sua figlia Marina a Zuel. |
(C.Bott.) “Avevo 9 anni quando il papà mi lasciò. Era il 1955 e negli ultimi mesi era triste pensando alla mamma che era mancata l’anno precedente. Il suo sorriso, tuttavia, tornava ad accendersi quando mi raccontava di suo papà Manuelin e della “GP”, della Guzzi, delle vittorie, dei nuovi progetti. Uno tra i ricordi più belli è quando per mano mi portò a visitare la galleria del vento, era orgoglioso di quella galleria che lui chiamava tunnel, felice tra i suoi impiegati e i suoi operai. Lasciò la presidenza per stare vicino a mamma nella sua malattia, ma non lasciò mai la sua Guzzi e rimase sempre vicino al fratello Enrico sedendo in Consiglio fino alla sua morte”.
Così Marina Cais di Pierlas Parodi Bagnasco parlava di suo padre Giorgio. Oggi Genova e Mandello Lario piangono la figlia del co-fondatore della Casa dell’Aquila. C’è una foto, tra le tante che ritraggono Giorgio Parodi, a ricordare il fortissimo legame che lo ha sempre unito a Marina e agli altri due figli Roberto e Andrea. E’ stata scattata il 14 marzo 1955 e ritrae Parodi proprio in compagnia di Marina sulle nevi di Zuel. Pochi mesi dopo, per l’esattezza il 18 agosto, quell’illuminato imprenditore sarebbe morto lasciando un ricordo che il trascorrere degli anni non ha cancellato.
Marina stava per compiere 9 anni e si trovava appunto con suo padre sulle nevi di quella frazione di Cortina d’Ampezzo per partecipare a una gara di sci. L’11 settembre dell’anno precedente era morta, all’età di soli 40 anni, la moglie di Parodi, Elena, da lui sposata nel 1937 a Genova, la città dove nel marzo 1921 fu registrato e redatto l’atto costitutivo della Casa dell’Aquila.
C’è poi un’altra foto scattata in quella stessa occasione, nell’album della famiglia Parodi, che ritrae ancora papà Giorgio in un tenero atteggiamento sempre verso Marina. E c’è anche un ricordo mandellese che riguarda la figlia del co-fondatore della Guzzi. Risale al 2021, quando per celebrare il centenario di fondazione dell’Aquila Giovanni “Gechi” Trincavelli realizzò in via Cavour un bel murales per onorare chi, con il proprio ingegno e con il lavoro, aveva aperto la strada allo sviluppo economico e sociale del paese.
Qualche tempo dopo Elena Bagnasco, nipote di Giorgio Parodi e presidente dell’associazione che ne porta il nome, aveva scritto: “Mamma Marina, unica figlia ancora in vita di Giorgio, si dichiara sinceramente commossa e ringrazia “Gechi” per la bella interpretazione in cui lei stessa viene raffigurata insieme con il papà Giorgio e con nonno Manuelin”.
Va aggiunto che Giorgio Parodi per poter meglio curare la parte amministrativa ed economica della Guzzi aveva affittato una casa a Lierna, dove era solito trascorrere con i figli, dunque anche con Marina, le vacanze estive.
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