Da oggi pomeriggio il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, risiede a “Casa Santa Marta nuova” (all’interno della struttura che per 12 anni ha accolto papa Francesco), nell’alloggio assegnato tramite il sorteggio effettuato nel pomeriggio di sabato 2 maggio dal camerlengo, cardinale Kevin Joseph Farrell.
Sempre nei giorni scorsi, in vista dell’inizio del conclave, il cardinale Cantoni aveva scritto una lettera a tutti i “membri del popolo di Dio che è in Como”. Guardando a quanto sta accadendo, il vescovo parlava di “un’esperienza unica e irrepetibile, anche se piuttosto complessa”. “E’ stata un’esperienza fortissima di comunione - ribadiva il prelato - perché da ogni parte della Chiesa sale incessante a Dio un’unica e compatta preghiera: donaci, Signore, un nuovo pastore secondo il tuo cuore”.
Prima di entrare in “Santa Marta” e in Cappella Sistina dal vescovo Oscar giunge ora un ringraziamento per le preghiere e i messaggi ricevuti. “Continuiamo a invocare lo Spirito Santo - dice il vescovo - illumini gli occhi della nostra mente. Attraverso il nuovo pontefice la Chiesa, guidata dal suo pastore, annunci il Vangelo, testimoni la misericordia e la speranza, promuova la pace e la giustizia, con uno stile di povertà, sobrietà e tenerezza. Saluto con affetto ciascuno di voi, benedico le nostre famiglie, le nostre comunità parrocchiali e tutti i nostri amati pastori. Ora lasciamoci guidare e plasmare dall’opera dello Spirito Santo”.
Questa mattina, intanto, la Congregazione generale alla vigilia del conclave ha elaborato e diffuso, attraverso la sala stampa vaticana, una comunicazione condivisa da tutti i porporati. “Noi cardinali di santa romana Chiesa - si legge nella nota - riuniti in Congregazione generale prima dell’inizio del conclave, costatato con rammarico che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo, anzi che si sono intensificati gli attacchi specialmente a danno della popolazione civile, formuliamo un sentito appello a tutte le parti coinvolte affinché si giunga quanto prima a un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero”.
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