08 novembre 2020

Lecco, 65 anni fa l’inaugurazione della statua dedicata a San Nicolò, patrono della città

Eseguita dallo scultore Giuseppe Mozzanica, dopo poche settimane finì in acqua in seguito a un fortunale e per la rottura della struttura metallica che la sosteneva



Novembre 1955 - novembre 2020. Sono passati 65 anni dall’inaugurazione della scultura in bronzo dorata raffigurante il patrono San Nicolò collocata nelle acque del lago antistanti la città di Lecco.

Opera dello scultore Giuseppe Mozzanica, dopo poche settimane finì in acqua, in seguito a un fortunale, per la rottura della struttura metallica commissionata al fabbro Balbiani e inserita nel basamento progettato dall’architetto Bruno Bianchi e realizzato dal padre del poeta dialettale e scrittore Aristide Angelo Milani, Guglielmo, capomastro specializzato in opere idrauliche eseguite prevalentemente su commissione del Genio Civile.

In seguito a quell’evento, il progetto della struttura venne modificato e le fotografie dell’epoca evidenziano quanto fosse alto il baricentro della statua dal livello del basamento realizzato come detto da Milani.

Aristide Angelo Milani nel 2013 accanto alla statua di San Nicolò.


“Rammento che il giorno successivo al fortunale - ricorda il figlio - i lecchesi erano convinti che la statua fosse stata rubata da ladri incompetenti che credevano che la struttura fosse d’oro colato anziché dorata”.

Nel 2013 la statua venne restaurata e, dopo essere stata esposta all’interno della Basilica lecchese di San Nicolò, ai primi di dicembre definitivamente ricollocata sul basamento tra le acque del lago, in località Punta Maddalena.

L’operazione avvenne senza particolari problemi, preceduta da una processione di fedeli e semplici curiosi.

A quella statua Aristide Angelo Milani aveva tra l’altro dedicato a suo tempo una poesia inclusa nel libro Vöja de nêf , riveduta e ampliata proprio in occasione del 65.mo anniversario dell’inaugurazione e per il suo Canzoniere, in corso di pubblicazione.


 

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