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(fotoservizio Claudio Bottagisi)
(C.Bott.) I volti sorridenti, le espressioni felici dei bimbi (ma anche di non pochi adulti, a dire il vero) e gli occhi luminosi dei loro genitori mentre i tre Re consegnavano i doni, le suggestive ambientazioni del presepe vivente - allestito come consuetudine con cura, tra antichi mestieri e sapori locali - e della corte di Erode, oltre alle bancarelle con gli immancabili richiami alla Befana. Esino Lario ha vissuto con il consueto incanto e l’entusiasmo di sempre la notte dei Magi.
Un festoso corteo ha percorso le contrade del paese, fino a raggiungere il presepe e rendere omaggio al Bambino Gesù. Tradizione rinnovata anche in questo 2025, dunque, con la magìa del Natale rivissuta anche grazie al coinvolgimento dell’intero paese e al calore di una comunità che ha accolto i numerosi visitatori accorsi al richiamo della storia e della spiritualità. E appunto della tradizione.
Belli i costumi e suggestivo anche il giro “tra Cres e Psciac”, con le tappe nelle corti e nei locali dove era possibile sostare e consumare polenta taragna, salsicce, salumi e altre specialità tipiche, fino a vari tipi di dolci a partire dal paradell.
Una festa ben riuscita, dunque, che ha premiato l’impegno di tanti volontari e pienamente soddisfatto chi non ha voluto rinunciare a prendervi parte.
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