02 febbraio 2025

Mandello, da sabato messa prefestiva a San Lorenzo alle 17.30. Abbadia domani benedice la gola

(C.Bott.) Nella domenica in cui la Chiesa celebra, 40 giorni dopo il Natale, la festa della presentazione del Signore, evento di cui parla Luca nel suo Vangelo, e nelle ricorrenze della Giornata per la vita e della Giornata della vita consacrata, Mandello Lario ricorda oggi le donne e gli uomini consacrati della comunità pastorale. Lo farà questa mattina in occasione della messa festiva delle 8.30 al “Sacro Cuore”.

Domenica 9, invece, a due giorni dalla Giornata del malato che si celebra  l’11 febbraio, ricorrenza della Beata Vergine di Lourdes, nella chiesa di San Lorenzo alle 15.30 celebrazione del sacramento dell’unzione degli infermi. Chi desidera parteciparvi potrà farlo liberamente anche se ha già ricevuto questo stesso sacramento in altre circostanze.

Intanto è da segnalare che da sabato prossimo, 8 febbraio, la messa prefestiva nell’arcipretale di “San Lorenzo” non verrà più celebrata alle 16.30, come accadeva dal 12 ottobre dello scorso anno, bensì alle 17.30.

L'interno della chiesa di San Lorenzo a Mandello Lario.

Per quanto riguarda invece la comunità pastorale di Abbadia Lariana domani, in concomitanza con la ricorrenza di san Biagio, verranno celebrate due messe: una alle 17 nella chiesa di Sant’Antonio a Crebbio, l’altra la sera alle 20.30 nella parrocchiale di San Lorenzo e in entrambe le celebrazioni eucaristiche verrà benedetta la gola.

Secondo una tradizione agiografica Biagio nacque nella seconda metà del III secolo nella comunità armena di Sebaste - l’attuale Sivas, città turca di 300mila abitanti - fu medico e per le sue virtù e la sua vita esemplare la popolazione lo acclamò vescovo. Ma lui, seguendo una ispirazione dello Spirito Santo, si ritirò in una grotta sui monti, protetto da bestie feroci che gli erano affezionate come animali domestici. Proprio gli animali, tuttavia, finirono col tradirlo. Nel 316, durante la persecuzione dei cristiani dell'imperatore d’Oriente Licinio, i soldati del governatore Agricola erano alla ricerca di leoni, tigri, orsi per il circo in cui dovevano essere esposti i cristiani. Ne videro un certo numero davanti alla grotta di Biagio e con un’unica operazione arrestarono il santo e catturarono gli animali.

Biagio non abiurò la fede e venne condannato a morte. Mentre attendeva l’esecuzione operò alcuni miracoli. Un giorno si presentò nella sua cella una madre disperata, il figlio stava per soffocare per una lisca che gli si era conficcata in gola: il santo benedisse il ragazzo che guarì. In un’altra occasione si presentò una donna cui un lupo aveva divorato il maiale: il santo le restituì il suino, mentre la donna gli regalò una candela. Biagio le promise la sua particolare benedizione associata all’offerta annuale delle candele.

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