15 ottobre 2023

“Famiglie e professioni… nel tempo”, Mandello Lario con Bianca Panizza fa un tuffo nel passato

Il quarto libro della raccolta di significativi “memoriali” verrà presentato giovedì prossimo 19 ottobre alle 17 al bar Dina a Rongio

(C.Bott.) Un libro per raccontare, attraverso le attività svolte da alcune famiglie del luogo, il modo di essere di anni ormai lontani. Un libro per tornare indietro nel tempo grazie ai ricordi di chi quegli anni li ha vissuti, oppure ha potuto riferire episodi e stili di vita oggi pressoché dimenticati.

Si intitola Famiglie e professioni… nel tempo e l’ha scritto Bianca Panizza, mandellese, facendo proprio il concetto di Iosif Brodskij, poeta, saggista e drammaturgo, secondo cui “l’unico strumento di cui un essere umano disponga per cercare di tenere testa al tempo è la memoria”.

E’ alla sua quarta “avventura” editoriale, Bianca, e lo scopo di ogni sua pubblicazione è realizzare piccoli “memoriali” mandellesi (con sconfinamento a Crebbio, frazione di Abbadia Lariana) descrivendo appunto storie di vita e di lavoro di alcuni “personaggi” scelti per la particolare attività svolta, magari tramandata ai discendenti per una o più generazioni.

“In tutti i miei libri ho utilizzato la tecnica dell’intervista - premette l’autrice - Contatto persone il più possibile anziane e mi faccio raccontare la loro vita, andando indietro nel tempo e attingendo anche a quanto gli intervistati hanno sentito raccontare dai loro genitori o dai nonni”.

Famiglie e professioni… nel tempo è suddiviso in quindici capitoli, ognuno dei quali dedicato ai Bianchi Belverz, ai Passini Gundulàt, ai Trincavelli Düarditu, ai Lafranconi de l’Era, ai Gaddi Danièi, agli Zucchi del Mir, ai Panizza Amato e Cavalleria. Poi ancora ai Gaddi del Leto, ai Barutti Masnìn (o anche Masnétt), ai Lafranconi Tonàni, ai Gilardoni Prestinée, ai Comini del Mentìn, agli Alippi “Det”, ai Ciappesoni Ciapèi di Crebbio e agli Zucchi sindech.

“In questo libro - spiega Bianca Panizza - il filo conduttore è l’attività familiare. Le testimonianze raccolte risalgono all’inizio del Novecento e alla seconda metà dell’Ottocento, perché tutti gli intervistati avevano una dovizia di informazioni su nonni e persino bisnonni. In un caso si è risaliti addirittura al 1169 grazie alle ricerche d’archivio condotte da Franca Panizza, liernese, appassionata di storiale locale”.

“Chiedete ai giovani d’oggi - osserva ancora la mandellese - cosa sanno della vita dei loro nonni e dei bisnonni. Credo poco o nulla, ma non è colpa loro. In pochi decenni è cambiato tutto, adesso siamo nell’era della modernità. I tempi passati non dicono niente ai giovani, sono visti come il tempo delle ristrettezze, dei sacrifici, della tristezza. Ecco perché per capire e gustare libri come questo forse e per cogliere quanto sia importante che le storie raccontate non vadano perse occorre avere una certa età”.

Via allora a una serie di testimonianze dove i nomi, i luoghi, i soprannomi e taluni termini dialettali richiamano persone e momenti della propria vita. “A coloro i quali hanno sperimentato soltanto la modernità - annota Bianca - sarebbe interessante chiedere di leggere questo libro per capire se vi possono trovare qualcosa che li incuriosisce e li coinvolge, se apprezzano la forza, il coraggio e la tenacia con cui le generazioni precedenti hanno affrontato le vicende della loro vita e se ricavano qualche idea utile alla loro esistenza attuale e futura”.

Non a caso Bianca Panizza nella premessa scrive: “Mi sento di dare un consiglio, anzi una raccomandazione a chi leggerà queste pagine: prendete l’abitudine di raccontare a figli e nipoti la storia della vostra famiglia. I bambini sono particolarmente colpiti dalle storie del passato, che in molti casi sembrano trame di film di avventura o di eroismo. Invece è tutto vero. Da parte di figli e nipoti, poi, sarebbe auspicabile l’abitudine di scrivere quanto viene raccontato da nonni e genitori. E’ l’unico modo per salvare dal buco nero della dimenticanza. E poi avere radici a cui sentirsi legati fa bene a tutti”.

Famiglie e professioni… nel tempo verrà presentato giovedì 19 ottobre alle ore 17 al bar Dina di Claudia Pinotti a Rongio. E’ consigliata la prenotazione al numero 339-37.62.491 (anche con messaggio Whatsapp).


 

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