15 ottobre 2023

Somana benedice la lapide dedicata a don Massimo, “testimone della tenerezza di Cristo”

Don Marco Nogara nel primo anniversario della scomparsa dell’ex parroco della frazione mandellese: “Era un uomo che si nutriva quotidianamente della parola di Dio e ha saputo mettere al centro il Signore anche negli ultimi istanti della sua vita”

(C.Bott.) “Seminatore instancabile della parola del Signore, testimone della tenerezza di Cristo”. Sulla lapide collocata su una parete della cappella del cimitero della frazione mandellese questa scritta. Appena sotto, la dicitura “parroco di Somana dal 2002 al 2015” e subito sopra due date: quella di nascita - il 9 settembre 1966 - e quella di morte, l’11 ottobre 2022.

E’ la domenica dedicata alla memoria di don Massimo Rossi, per Somana e per la sua gente. E’ la domenica in cui riaffiorano i ricordi di quel sacerdote scomparso appunto un anno fa che soltanto nel Signore trovava il senso autentico della sua esistenza. E’ don Marco Nogara a specificarlo introducendo nella parrocchiale di Sant’Abbondio il rito eucaristico celebrato a suffragio del compianto parroco.

Gli era amico, don Marco. E gli è stato vicino sempre, anche nella malattia. Proprio come amico, lo ricorda il sacerdote, ma non soltanto. Anche come pastore, come padre e come confessore.

Don Marco Nogara nella chiesa parrocchiale di Somana.
 

“E’ stato descritto come un santo sacerdote - dice don Marco all’omelìa - e lui era davvero una bella figura. Era un uomo che si nutriva quotidianamente della parola di Dio e ha saputo mettere al centro il Signore anche negli ultimi istanti della sua vita”. “Nell’Eucarestia - aggiunge - possiamo incontrare i nostri cari defunti e allora nell’Eucarestia possiamo ritrovare anche don Massimo”.

C’è un pensiero per la guerra che si sta combattendo in Israele, nelle parole del celebrante. “Gerusalemme oggi è culla di forti tensioni - dice - e nessuno di noi può e deve restare indifferente davanti a tanto odio”.

Poi, al cimitero, la benedizione della lapide e una preghiera, quella che “il popolo di Somana” - come si legge sotto l’immagine di don Massimo - dedica riconoscente al suo caro parroco.





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