01 febbraio 2024

Mandello. “Quei messaggi sull’albero dei doni umili ci hanno dato spunti di riflessione. Grazie!”

C’è chi ha scritto: “Il mio dono è l’ascolto, perché il mondo ha tanto bisogno di essere ascoltato” e “Con un sorriso luminoso posso rischiarare anche i giorni più grigi”

Dai mandellesi Adriana e Francesco Betti riceviamo e pubblichiamo:

Scusandoci per il ritardo con cui scriviamo, scegliamo di avvalerci di questo spazio per ringraziare tutte le persone, conosciute o meno, che hanno accolto l’invito a scrivere un pensiero sull’“albero dei doni umili” nel nostro presepe. Grazie perché avete contribuito a renderlo più significativo e perché ci avete dato spunti di riflessione.

Abbiamo raccolto un centinaio di messaggi, fra cui alcuni di bambini, dall’inconfondibile scrittura ancora incerta, alcuni buffi, alcuni dettati attraverso Whatsapp da amici lontani che, avendo saputo del nostro presepe, hanno voluto essere presenti con le loro parole. Persino uno scritto in una lingua che non conosciamo.

Sono stati più o meno equivalenti per numero i messaggi di apprezzamento del nostro lavoro, di ringraziamento e di auguri, non soltanto per noi ma per tutti, di descrizione dei doni umili con cui si può contribuire a migliorare il mondo.

Ci piace condividere con voi i testi proprio di questo gruppo, organizzati per significato, perché riteniamo che essi rappresentino un valore aggiunto al nostro presepe, su cui tutti possiamo riflettere per migliorarci.

Il dono come aiuto ai “piccoli”

-         Aiutiamo tutti i bambini.

-       Insegno ai miei bambini a essere curiosi per valorizzare la bellezza della diversità.

-         Canto con i ragazzi disabili. Regalano gioia.

-         Piccoli concreti gesti colmi d’amore per edificare la famiglia nel quotidiano.

Il dono come disponibilità verso chi ci è vicino o chi si incontra

-         Cerco di lasciare un po’ di bene in chi incontro. Grazie per questa condivisione.

-         Offro il mio tempo a chi ne ha bisogno.

-         Con un sorriso luminoso posso rischiarare anche i giorni più grigi.

-      Il mio dono umile è l’ascolto, perché il mondo ha tanto bisogno di essere ascoltato.

-        Essere attenti e aiutare il prossimo.

-      Cerco di sorridere a tutte le persone che incontro, convinta che ciò sia contagioso.

-        Vorrei donare un sorriso a tutti.

-       Cerco di essere accogliente con tutti.

Il dono della speranza nella vita

-        Spero e aiuto altri a sperare che i miracoli possano ancora accadere.

-       Il mio dono è la speranza che non muore mai e che dà la forza di poter continuare.

-        Il mio dono è la vita che si rinnova e stupisce sempre.

-        L’apprezzamento della vita che è il dono più grande che Dio ci ha dato.

Il dono della preghiera

-         Prego e lodo il Signore perché tutti siamo dono di Dio.

-         Una preghiera per G… e la mia famiglia.

-         Una preghiera per chi soffre.

-         Miglioro il mondo con la preghiera.

-         Una preghiera che diventa un grazie per la tenerezza davanti al presepe.

-         Prego perché si avveri la speranza di guarigione di ogni malato.

-         Chiedo al Signore di aiutarmi a donare pace a chi soffre.

E poi…

-         Offro il mio servizio a San Giorgio.

-         Andrò a fare il cammino di Santiago. Sono emozionato perché il mondo è natura.

-     L’ascolto e l’osservazione di lavori che invitano alla condivisione di valori di qualità.

-         Io dono il sangue e sono iscritta al Registro dei donatori di midollo osseo.

-    Il mio dono sono le mie giornate da contadino: curo gli animali, coltivo l’orto, faccio il pane, regalo frutta, verdura, uova e qualche gallina a chi ne ha bisogno più di me. Questo il mio Natale di tutto l’anno da circa 15 anni.

-    Dono la mia vecchiaia che è piena di debolezze ma anche ricca dell’amore ricevuto e dell’amore dato lungo tutta la mia vita.

Grazie ancora a tutti, con la speranza di reincontrarci il prossimo Natale.

Adriana e Francesco Betti

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