05 febbraio 2024

Nikolajewka 81 anni fa. Gli alpini: “Non fu una battaglia per la vittoria ma per tornare a baita”

Gli alpini della Sezione “Alto Lario” hanno commemorato ieri l’81.mo anniversario della storica battaglia di Nikolajewka. La manifestazione, che si svolge a Colico dal 1950, ricorda il sacrificio delle penne nere durante quel tragico evento che fu la campagna di Russia. In tale circostanza gli alpini scrissero l’ultimo capitolo di una delle storie militari più conosciute dell’Esercito italiano: l’eroico ripiegamento dal fronte russo durante la seconda guerra mondiale.

Alla cerimonia ha partecipato un plotone del battaglione Morbegno di Vipiteno che nella giornata di sabato, accompagnato dal presidente della sezione Ana di Colico Stefano Foschini, dal vicepresidente della sezione di Lecco, Nicola Fazzini, dal responsabile della Commissione Centro Studi dell’Ana lecchese Cristian Mornico e dal capogruppo di Dervio, Gianfranco Acerboni, ha visitato i manufatti militari della Linea Cadorna, da Corenno Plinio a Vestreno.

Ieri la manifestazione ha preso avvio a Colico con gli onori al vessillo sezionale e al comandante del battaglione Morbegno, tenente colonnello Cristiano Refi.

Durante la commemorazione ufficiale il presidente Stefano Foschini ha voluto ricordare il senso della manifestazione. “Non commemoriamo una battaglia per la vittoria - ha detto - commemoriamo una battaglia svolta per consentire la ritirata, per “tornare a baita” e i valori che da questa immane tragedia sono scaturiti. E’ angosciante e doloroso verificare, 81 anni dopo, che le stesse terre della campagna di Russia sono ancora teatro di quella che è l’invasione russa di un popolo sovrano”.

Dopo la messa, concelebrata dal cardinale Francesco Coccopalmerio e dal parroco di Colico don Lucio Fasoli, il corteo si è mosso verso piazza V Alpini, dove sono stati resi gli onori ai caduti di tutte le guerre con la posa di una corona d’alloro.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Monica Gilardi, il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, il comandante del battaglione Morbegno Cristiano Refi, il questore vicario Anna Leuci, il vicepresidente nazionale dell’Ana Carlo Macalli e il consigliere nazionale Renato Spreafico. Erano altresì rappresentati il comando provinciale della Guardia di finanza, il comando provinciale dei Carabinieri e la locale stazione Carabinieri, con il comandante maresciallo Fabrizio Carbone.

I momenti più salienti della cerimonia sono stati sottolineati dal suono della Fanfara alpina Alto Lario “Cavalier Mariano Stella” e della Fanfara alpina di Asso, mentre la celebrazione della messa è stata accompagnata dal Coro “Musica viva” di Colico.

Alla manifestazione ha partecipato anche un nutrito gruppo di studenti delle scuole di Colico, accompagnati dai docenti e dal dirigente scolastico, professoressa Leda Montinaro. I bambini della classe quinta della primaria si sono esibiti nel canto “L’ultima notte” , che racconta la tragedia e il sacrificio degli alpini nella campagna di Russia.

A testimoniare la rilevanza dell’evento la partecipazione di 120 gagliardetti e i vessilli delle sezioni Ana di Argentina, Como, Domodossola, Lecco, Luino, Milano, Monza, Valtellinese e Varese.

Prima di chiudere la manifestazione il presidente Foschini ha voluto inviare un applauso riconoscente all’ultimo reduce di Russia della sezione, Carlo Poncia, scomparso lo scorso 8 dicembre.

Importante corollario della manifestazione l’allestimento della mostra “La campagna italiana in Russia - Il valore della memoria” che è stata visitata da numerose scolaresche dell’Istituto di istruzione superiore “Marco Polo” di Colico e da numerosi alpini e cittadini dell’Alto Lario. Sono stati circa 600 i visitatori nelle due giornate di apertura della mostra allestita dagli stretti collaboratori della sezione Ana Alessandro Rampoldi del Gruppo di Consiglio Rumo, Adriano Curioni, Marco Brazzorotto e Giovanni Salerno del Gruppo di Colico.

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