03 dicembre 2023

Il parroco di Abbadia Lariana: “Avvento, vera terapia di luce. Non cediamo al sonno della sfiducia”


(C.Bott.) “Nel periodo dell’anno caratterizzato dall’autunno, siamo progressivamente privati di una dose giornaliera di luce. Questa mancanza può renderci tristi oppure angosciati. Il grigiore delle giornate sempre più corte invade le nostre case, i luoghi di lavoro e probabilmente anche i cuori. Ecco perché il tempo dell’Avvento, che ci conduce mano nella mano verso il Natale, incontro al Signore Gesù che nasce bambino, diviene una vera terapia di luce”.

Oggi in ogni chiesa si accende la prima delle quattro candele della corona di Avvento e il parroco della comunità pastorale di Abbadia Lariana si sofferma sulla Brezza di questa prima domenica di dicembre sul significato di questo tempo, “terapia di luce”. “Fin dall’inizio questo itinerario è stato considerato come una vera progressione verso la luce - scrive don Fabio Molteni - Seguendo le quattro domeniche essa cresce nel cuore delle persone, per immergerle il giorno di Natale in un oceano di luce benefica. In questo percorso la liturgia conduce noi credenti con le quattro candele della corona di Avvento: ogni domenica ne viene accesa una e il gesto è accompagnato da brevi parole che ne illustrano il significato”.

“La prima delle quattro domeniche - osserva ancora il parroco - ci mette in guardia dal rischio sempre attuale di addormentarci, con il sonno della sfiducia, del non attendere più nulla e nessuno e dell’isolamento. La nostra vita, infatti, è troppo importante per venire sprecata: Dio ci ha coinvolti nel suo Regno, quel mondo di bellezza, di bontà e di pace in cui egli vive e ci guida con il suo Spirito. Siamo chiamati dunque a essere desti e a vegliare, osservando bene il mondo attorno a noi, perché non possiamo sapere in quale momento un fratello o una sorella potranno avere bisogno di noi”.

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