05 gennaio 2024

Il mandellese Gianni Pandiani non fa rientro a casa, lo trovano senza vita nei boschi sopra Somana

Gianni Pandiani
 

L’allarme era scattato a Somana di Mandello Lario ieri sera intorno alle 19.30. Immediata la mobilitazione di uomini e mezzi per mettersi sulle tracce di Gianni Pandiani, che non aveva fatto rientro a casa. Erano stati allertati vigili del fuoco, tecnici del Soccorso alpino e squadre SAF del coordinamento regionale e subito erano iniziate le ricerche nei boschi sopra la frazione, con l’ausilio anche di droni. Prima delle 23 la tragica scoperta, con il ritrovamento del corpo senza vita del mandellese.

Pandiani, 63 anni, era solito frequentare i boschi appena sopra Somana, dove aveva un casolare che quotidianamente raggiungeva in sella alla sua bicicletta elettrica. Ieri stava facendo legna quando un albero che stava tagliando lo ha schiacciato senza dargli scampo.

Portacolori della Canottieri Moto Guzzi negli anni Ottanta e Novanta, aveva vinto varie regate e conquistato titoli anche prestigiosi. Tra gli altri due allori iridati nel 1993 a Vienna ai Mondiali Master con il “quattro con” e con l’“otto”. Di quest’ultimo equipaggio facevano parte Bruno Zucchi, Eros Goretti, Osvaldo Morganti, Giorgio Ronchetti, Eros Cantoni, il lecchese Massimo Chissotti e Renato Alippi (“Franchino” Zucchi era il timoniere).

Sposato con Erica Torri e padre di Alessandro, classe 2001, Gianni Pandiani ha sempre avuto una grande passione per le motociclette e il mondo dei motori. Abitava ai Mulini e aveva lavorato alla “Gilardoni Vittorio” di Mandello. Da qualche tempo era in pensione e ogni estate non mancava di dare il suo prezioso apporto alla festa patronale di san Lorenzo.

I funerali si terranno lunedì 8 gennaio alle 14.30 nella chiesa arcipretale di San Lorenzo.

Gianni Pandiani premiato nel 1988 dal Moto club.

Vienna 1993, l'otto della Canottieri Moto Guzzi vince il titolo mondiale Master. Gianni Pandiani è il primo in basso a destra.

 

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