29 gennaio 2024

Scrive da Mandello: “C'eravamo e ci risiamo. Strade sporche e certo la colpa non è dei cani”

Da Mandello Lario riceviamo e pubblichiamo:

Per le vie e i sentieri di Mandello Lario non si può liberamente circolare con lo sguardo alto e curioso. Necessita invece guardare in basso, attenti a dove mettere i nostri piedi per preservarci da spiacevoli sorprese.

E’ noto e accertato che a Mandello non esiste randagismo, quindi ogni  amico a quattro zampe quando circola per le nostre strade è accompagnato da una persona, proprietario o incaricato, che si presume abbia consapevolezza delle responsabilità che ciò comporta: rispetto dei regolamenti vigenti, rispetto per le persone e per l’ambiente, rispetto per il suo animale.

Quando il cane ha necessità di fare i suoi bisogni non può farlo camminando. Si ferma, tira sul guinzaglio e l’accompagnatore deve fermarsi. A quel punto è comportamento naturale e civile raccogliere la deiezione con il sacchettino e depositarlo nel più vicino cestino per i rifiuti urbani.

Troppo spesso, però, questa azione non avviene e così il nostro paese rimane punteggiato da residui sporchi e maleodoranti lasciando ai residenti, ai turisti, ai visitatori occasionali un’immagine di scarsa attenzione, di trascuratezza e inospitabilità. Purtroppo il problema è diffuso in ogni dove e nessuna area è esclusa e se il cane non ha nessuna colpa non occorre Sherlock Holmes per capire chi invece ce l’ha.

Non ritengo responsabili di questo gli amministratori pubblici pro tempore. Non invoco il censimento Dna dei cani da qualcuno sollecitato, ma un forte e deciso richiamo al senso civico da recuperare questo sì. E dove (e quando) possibile sanzionare pesantemente i trasgressori. Lunga e sana vita ai cani!

Luciano Benigni (Mandello Lario)

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