29 settembre 2022

L’addio di Mandello ad Adriana Pasut Maggi, testimone degli ideali che ispirarono la Resistenza

Perdonò la moglie di uno dei fascisti che nel 1945 fu tra gli assassini di suo fratello Domenico e disse: "I partigiani combatterono per amore della libertà e della giustizia"

Adriana Pasut Maggi

 

(C.Bott.) Mandello Lario tributerà venerdì 30 settembre l’estremo saluto ad Adriana Pasut, morta all’età di 98 anni.

Profondamente legata ai valori che ispirarono la lotta di Resistenza, rifiutava l’imbarbarimento del pensiero, del linguaggio e delle azioni e difendeva la centralità dell’essere umano in ogni processo sociale, culturale e politico, oltre a tenere alti gli ideali che guidarono l’azione di coloro i quali combatterono il nazifascismo e a testimoniare a più riprese la validità di quei princìpi che sarebbero state le fondamenta della libertà.

Adriana Pasut aveva sposato Ferdinando Maggi, scomparso nel 2006, a lungo impegnato in politica, nella pubblica amministrazione e nel sindacato con ruoli anche dirigenziali. A lui è intitolata la sede mandellese della Cgil e dello Spi, inaugurata in via Dante nel novembre 2014.


Adriana Pasut nel 2014 all'inaugurazione della sede della Cgil e dello Spi. Accanto a lei l'allora sindaco di Mandello, Riccardo Mariani.

In quell’occasione era stata propria lei a tagliare il nastro e a scoprire la targa dedicata al marito collocata all’esterno della sede. Riccardo Mariani, in quegli anni sindaco di Mandello, aveva ricordato l’impegno di Maggi. “Ogni 25 Aprile - aveva detto tra l’altro - lo rivedo attraverso sua moglie Adriana, sempre presente alle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione”.

Adriana Pasut non mancava neppure di partecipare alle cerimonie in ricordo dei sei partigiani della 55.ma Brigata Rosselli trucidati dalle Brigate nere nel gennaio 1945 in località Montagnetta, a Fiumelatte di Varenna. Tra loro vi era suo fratello Domenico, classe 1922. E lo scorso mese di aprile, in concomitanza con un’iniziativa organizzata sempre in ricordo e in memoria dei caduti di quella strage nazifascista, la sorella Adriana aveva scritto un toccante messaggio.



“Ho incontrato la moglie di uno dei fascisti che assassinarono Domenico - scriveva Adriana Pasut - Questa donna, abbracciandomi, ha chiesto il mio perdono. Io l’ho perdonata perché i partigiani combatterono per amore della libertà e della giustizia, valori che hanno poi ispirato la nostra Costituzione repubblicana e che ora tocca ai giovani difendere”.

Domani i funerali di Adriana Pasut, che lascia i figli Nikos e Eros, si svolgeranno alle 14.30 nella chiesa arcipretale di San Lorenzo.

1 commento:

  1. La sezione ANPI Lario Orientale si unisce al cordoglio dei famigliari e sarà presente alle esequie

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