03 settembre 2022

Mandello. Dal 4 al 30 settembre in Lega navale una mostra su quel genio di Giulio Cesare Carcano

Da sinistra Umberto Todero, Giulio Cesare Carcano ed Enrico Cantoni.


(C.Bott.) Le barche e le motociclette erano il suo mondo. Contribuì allo sviluppo della vela d’altura italiana e fu tra i pionieri del design velico (sono suoi alcuni progetti che hanno segnato un’epoca).

Progettò imbarcazioni a dislocamento leggero anticipando di alcuni anni la tendenza mondiale e le sue barche si distinguevano dalle altre per la caratteristica forma a V della prua. Da timoniere conquistò un terzo posto ai Mondiali del 1961 a Helsinki e ricoprì vari incarichi all’interno della Federazione italiana vela. Fece anche parte del Comitato d’onore della Fiv dal 1993 al 2004 e fu socio dello Yacht Club Italiano, il più antico club velico del Mediterraneo.

Progettava in maniera maniacale, ottimizzava i pesi, studiava forme e appendici, sperimentava materiali e ideò i timoni appesi a poppa, con il risultato di concepire barche dalle forme sorprendenti e con prestazioni sbalorditive.



Lui è l’ingegner Giulio Cesare Carcano, classe 1910, morto il 14 novembre 2005. Laureatosi al Politecnico di Milano nel 1934, era solito trascorrere le vacanze estive a Mandello Lario e nel ‘36 entrò a far parte dello staff tecnico della Moto Guzzi. Al nome di Carcano si legano i più prestigiosi progetti, da corsa e da strada, che hanno consolidato nel dopoguerra la fama internazionale della Casa dell’Aquila.

Fece parte con Umberto Todero ed Enrico Cantoni, scomparsi rispettivamente nel 2005 e nel 2021, dello storico staff tecnico al quale si devono alcune tra le più prestigiose “due ruote” della Guzzi degli anni Cinquanta e la mitica “Otto cilindri”, il top dal punto di vista dell’evoluzione tecnica, la motocicletta con cui nel ‘57 Bill Lomas conquistò il record mondiale di velocità con partenza da fermo.



Un autentico personaggio, insomma, l’ingegner Giulio Cesare Carcano. E a lui è dedicata la mostra che sarà allestita dal 4 al 30 settembre nella sede della Lega navale italiana di Mandello Lario, in via Pramagno.

“Quel genio di Giulio Cesare Carcano. Una vita tra barche e motori” la denominazione della mostra e mai titolo di una rassegna espositiva fu più indovinato, verrebbe da dire. Significativo è anche il fatto che l’iniziativa promossa e realizzata dalla stessa Lega navale con il patrocinio del Comune di Mandello coincida con i giorni del motoraduno internazionale e delle Giornate mondiali Guzzi.

La mostra potrà essere visitata liberamente tutti i giorni dalle ore 10 alle 18, per un doveroso tributo e un ideale inchino a un grande uomo e a un progettista di modelli iconici come detto sia nel campo del motociclismo sia in quello della vela.


 

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