24 luglio 2023

Mandello. Familiari e amici al campo sportivo per Massimo Pomi. “Ce l’avevi chiesto, noi ci siamo”

 

(C.Bott.) Il giorno dell’estremo saluto che Mandello Lario gli aveva tributato nella chiesa parrocchiale del “Sacro Cuore” i suoi ex compagni di squadra si erano rivolti idealmente a lui. “Non avremmo mai immaginato di ritrovarci così presto per darti l’ultimo saluto - avevano detto al termine delle esequie - ma se volevi riunirci tutti bastava che ce lo dicessi. Ci saremmo ritrovati magari al campo sportivo, che tu hai tanto amato”. Per poi aggiungere: “Di te ricorderemo sempre la tua determinazione e la tua grinta”.

Era il 6 giugno e c’era una sorta di promessa, in quelle parole. La promessa di ritrovarsi comunque per onorare la sua memoria. E di riunirsi proprio al campo sportivo, che per tanti anni era stato la sua seconda casa, la seconda casa di Massimo Pomi, morto all’età di 50 anni dopo una lunga quanto coraggiosa battaglia combattuta contro l’avversario più difficile e più temibile tra quelli che nella sua carriera di calciatore avesse mai affrontato: la sclerosi laterale amiotrofica.

 

Neppure due mesi dopo quegli stessi suoi ex compagni, suoi amici di sempre, hanno voluto mantenerla, quella promessa. E ieri, significativamente nel giorno del suo compleanno, si sono ritrovati al campo sportivo comunale di Mandello per una serata certo velata dalla nostalgia e dominata da un vortice di emozioni ma comunque serena e gioiosa, proprio come lui avrebbe voluto. Anzi, come Massimo stesso aveva chiesto. L’hanno scoperto le figlie Ilaria e Irene nel suo computer. Era quello, il suo desiderio, che appunto familiari e amici si ritrovassero al campo, tutti insieme nel suo nome. E in suo ricordo.

C’erano un po’ tutti, i suoi ex compagni che come lui avevano calcato i campi di gioco (e quel campo, in particolare). C’erano i suoi amici più cari, c’era sua madre Graziella e c’erano Ilaria e Irene, con le loro amiche del cuore. C’era poi Gigi Falbo a vivacizzare con la musica la serata, che come detto non doveva essere (e in effetti non è stata) una serata triste.

 

Riuscito e molto ben allestito anche il servizio catering e apprezzato il gesto di donare alle figlie di Pomi e a mamma Graziella una grande fotografia di Massimo ritratto anni fa proprio con Ilaria e Irene. In quel momento il pensiero di tutti è andato ai post scritti sui social dagli amici nelle ore e nei giorni successivi alla sua scomparsa. Uno li riassumeva alla perfezione: “Ciao, grande guerriero”.








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