Il mandellese campione olimpico a Seul 1988: "Ora il suo tocco potrebbe essere la carta vincente per il movimento remiero italiano"
Piero Poli con il nuovo presidente federale Davide Tizzano.
(C.Bott.) E’ tra gli atleti che hanno fatto la storia della Canottieri Moto Guzzi, società dalla quale non si è mai staccato. E’ tra gli atleti che hanno portato Mandello Lario e appunto la gloriosa società remiera fondata nel 1929, stella d’oro al merito sportivo, sul gradino più alto del podio a un’Olimpiade. Era il 1988 e a Seul Piero Poli vinceva la medaglia d’oro con il “quattro di coppia” azzurro. Con lui in barca c’erano Agostino Abbagnale, Gianluca Farina e Davide Tizzano, quest’ultimo da domenica scorsa nuovo presidente della Federazione italiana canottaggio.
E’ proprio a Tizzano che all’Hotel Galilei di Pisa, dove si è tenuta l’assemblea nazionale ordinaria elettiva, è andato il convinto sostegno di Poli nella corsa alla presidenza, motivato nel suo intervento che ha preceduto le votazioni. “Nel 2018 ha organizzato a Caserta la “Reggia Challenge Cup” con l’affascinante sfida tra Oxford e Cambridge e mai avrei pensato che quell’evento potesse avere un così grande successo - ha detto l’ex campione olimpico mandellese - Poi ha scritto un libro presentato anche al Salone di Torino e quando ho avuto modo di visitare il Centro di preparazione olimpica a Formia mi sono reso conto che quella è un’autentica chicca, una piccola Svizzera”.
“Davide nel 2021 è diventato presidente della Confederazione internazionale dei Giochi del Mediterraneo - ha aggiunto Poli - e i risultati da lui ottenuti praticando prima il canottaggio poi la vela non si contano. Per me Tizzano è re Mida, celebre nella cultura occidentale per il suo proverbiale tocco d’oro. Già, anche tutto quello che Davide tocca diventa oro! E da qui in avanti il suo tocco potrebbe essere la carta vincente per il canottaggio italiano del futuro”.
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