Giancarla Riva Pessina in sala consiliare a Mandello Lario nel maggio 2015.
(C.Bott.) “Io sono una delle ragazze diciottenni del 1948, anno in cui entrò in vigore la Costituzione. E quella Carta è in definitiva il programma immaginato e voluto dalle donne e dagli uomini della Resistenza”. Era il maggio 2015 e con queste parole Giancarla Riva Pessina, protagonista e memoria storica della Resistenza lecchese, morta all’età di 94 anni, si rivolgeva ai diciottenni mandellesi convocati in sala consiliare dall’allora sindaco Riccardo Mariani per ricevere una copia della Carta costituzionale.
Prima di lei aveva parlato proprio il primo cittadino, dopodiché era stato proiettato il video con il discorso sulla Costituzione tenuto a Milano nel gennaio 1955 da Piero Calamandrei, politico, avvocato e accademico italiano, agli studenti delle scuole superiori e dell’Università. La parola era passata poi a Giancarla Riva Pessina, già presidente dell’Associazione nazionale partigiani di Lecco.
Un altro scatto del maggio 2015: l'ex presidente dell'Anpi con Riccardo Mariani.
L’ex partigiana aveva elogiato l’iniziativa del Comune di Mandello e di altre Amministrazioni pubbliche di donare una copia della Costituzione ai giovani che raggiungono il traguardo della maggiore età e che quindi hanno da quel momento l’importante responsabilità di partecipare all’elezione di coloro i quali saranno chiamati a gestire la cosa pubblica.
Rivolgendosi direttamente ai ragazzi aveva detto: “Non dimenticate mai, in particolare, l’articolo 11 della nostra Costituzione, quello che dice di ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Quindi, dopo aver parlato della libertà delle idee come valore fondamentale da perseguire, un ulteriore appello: “La Costituzione va applicata nel suo spirito libero e nelle sue enunciazioni. Adesso tocca a voi farla vostra”.
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