28 novembre 2024

L’Anpi provinciale: “Giancarla è stata una donna libera, immune da conformismi di comodo”

Giancarla Riva Pessina

L’Anpi provinciale di Lecco esprime tristezza e commozione per la morte di Giancarla Riva Pessina e la ricorda con queste riflessioni:

La memoria per la nostra associazione non è soltanto l’ordinato disporsi di ricordi legati a persone e fatti ma è un necessario e vitale respiro per la consapevolezza della propria posizione nel mondo.

Giancarla Riva Pessina nei suoi ruoli svolti in tutti questi anni nell’Anpi ci ha insegnato questo. Nel 1943 Giancarla aveva soltanto 13 anni, quindi non poteva essere partigiana nelle file delle brigate Matteotti o Garibaldi. Ma i suoi occhi di ragazza videro la tristezza del momento storico, videro il 7 marzo del ‘44 la sua vicina di casa Regina Aondio incatenata, insieme alle altre operaie e agli operai che - “colpevoli” di aver partecipato allo sciopero - venivano trasportati ai campi di concentramento. La sua sensibilità fu alimentata dell’esempio del padre socialista e dall’esperienza dei fratelli inviati alle tragiche guerre volute dal fascismo.

Ma soprattutto Giancarla colse il pensiero, l’intelligenza della madre, donna autonoma, libera, combattiva che nel 1942 partecipò insieme ad altre donne lecchesi alle proteste per il pane. Tutti questi insegnamenti morali formarono Giancarla, che per noi è sempre stata una rappresentante di quell’antifascismo storico che è la matrice della Resistenza. Questo patrimonio di memoria storica è stato il fondamento della sua continua e intensa partecipazione in svariati ambiti della vita civile e sociale del nostro Paese.

Giancarla è stata una donna libera e profondamente laica, immune da conformismi di comodo, capace di interrogare e interrogarsi, di mettersi in discussione e di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni e i dogmi. Con questo stile partecipò attivamente alla vita politica e sociale della città di Lecco.

In campo amministrativo è stata consigliere comunale e componente del consiglio di amministrazione dell’azienda lecchese dei trasporti. Intensa e qualificata è stata anche la sua attività in altri aspetti della partecipazione civica: tra le fondatrici dell’Unione donne italiane di Lecco, animatrice della Lega dei diritti dei popoli e del Tribunale Russel, promotrice del Coordinamento democratico della scuola che univa docenti e genitori nella ricerca di una scuola aperta e inclusiva, secondo lo spirito della Costituzione.

Iscritta alla Cgil fin dal ‘46, delegata sindacale della File-Leuci, si è distinta anche per una solidarietà vissuta e sempre discreta verso gli ultimi, coloro senza o con pochi diritti: le donne e madri, gli esuli latino-americani, il popolo palestinese, i migranti di oggi.

Presidente dell’Anpi provinciale di Lecco dal 2004 al 2012, per ognuno di noi Giancarla è stata un grande esempio di consapevolezza dei doveri verso le istituzioni e verso la società civile. Da presidente ha contribuito a ricostruire la struttura organizzativa delle sezioni territoriali e si è particolarmente dedicata al rapporto con le giovani generazioni, rafforzando la collaborazione con le scuole per valorizzare il patrimonio di storia e di memoria che l’Anpi rappresenta.

Orientata da un forte senso etico, la sua vita è stata una continua e felice applicazione dello spirito della Costituzione, un impegno condotto con semplicità e onestà intellettuale, tenendosi sempre lontana da benemerenze, quasi allergica ai riconoscimenti.

Oggi noi, iscritti e iscritte all’Anpi, esprimiamo profonda gratitudine alla nostra Giancarla per il fondamentale lavoro che ha svolto per questa associazione, aiutandola a divenire luogo di memoria attiva, capace anche di leggere il presente. Oggi, Giancarla, siamo più soli ma continueremo a seguire la strada che ci hai indicato.

Il Comitato direttivo provinciale dell’Anpi di Lecco

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