Il presidente Silverij: “Il nostro istituto non punta a formare solamente professionisti capaci di farsi valere ai più alti livelli nel mondo della ristorazione ma anche cittadini responsabili e equilibrati”
Cfpa di Casargo, una panchina rossa per dire no alla violenza contro le donne. Un appuntamento particolarmente significativo quello andato in scena lunedì scorso all’istituto valsassinese. La panchina, collocata nell’atrio antistante l’accesso alla scuola, rappresenta un emblema voluto dagli studenti, dal personale e dal consiglio d’amministrazione del Cfpa per sottolineare l’impegno dell’istituto per trasmettere ai propri allievi una cultura del rispetto nei confronti delle donne.
L’evento ha visto la presenza di numerose autorità, oltre che delle famiglie e degli amici degli studenti, che nel tardo pomeriggio si sono riuniti nel piazzale adiacente la scuola per la cerimonia inaugurale. Coordinati dal direttore del Cfpa, Alan Vaninetti, i ragazzi hanno esposto le motivazioni alla base di questa iniziativa. A loro sono andati gli applausi dei numerosi partecipanti.
La manifestazione si è quindi spostata all’interno per la cena. Il presidente, Francesco Maria Silverij, ha ringraziato i presenti, in particolare le numerose delegazioni inviate dai comuni valsassinesi e le rappresentanze della Rete antiviolenza, di “Telefono donna” e della Lilt, la Lega italiana per lotta ai tumori, con la quale il Cfpa di Casargo ha messo in programma per martedì 18 marzo una gara regionale di cucina alla presenza di tutte le principali scuole alberghiere lombarde.
Silverij ha quindi ricordato il valore della panchina rossa del Cfpa. “Questa iniziativa si colloca nel solco dell’impegno che ogni anno prendiamo nei confronti delle famiglie dei nostri studenti - ha detto - Il nostro istituto, infatti, non punta a formare solamente professionisti capaci di farsi valere ai più alti livelli nel mondo della ristorazione, ma anche cittadini responsabili e equilibrati. Per questo motivo prestiamo grande attenzione alla formazione umana dei nostri allievi: non è un caso che l’idea di collocare una panchina rossa fuori dalla scuola sia venuta proprio dai ragazzi, che ancora una volta ringraziamo per la loro sensibilità”.
Silverij ha infine sottolineato il lavoro svolto quotidianamente dal personale del Cfpa sul fronte educativo: “Il nostro impegno non è rivolto soltanto verso le donne ma più in generale verso ogni individuo, soprattutto i soggetti più deboli e fragili, verso i quali l’attenzione dei docenti e del personale è sempre elevata. Ad esempio nella nostra scuola teniamo particolarmente alta la guardia verso il bullismo, fenomeno che abbiamo sempre monitorato e che faremo sempre il possibile per tenere lontano dalle nostre classi”.
Analoghe le parole del direttore del Cfpa, Alan Vaninetti: “Le attività di carattere educativo rappresentano un aspetto fondamentale del nostro piano formativo. Per questo motivo fin da subito abbiamo accolto con favore la proposta degli allievi di collocare, anche nel nostro istituto, una panchina rossa simbolo del nostro impegno nella lotta alla violenza contro le donne. A tutti loro va quindi il nostro plauso per l’impegno e la sensibilità che ancora una volta hanno saputo dimostrare. Al contempo massima gratitudine va al personale della scuola e in particolare alla coordinatrice Roberta Pasini e a tutti gli educatori, che ogni giorno svolgono un lavoro indispensabile al fianco degli studenti. Infine, un ringraziamento speciale a “Telefono donna”, partner fondamentale nell’opera di sensibilizzazione verso la lotta alla violenza di genere portata avanti presso il nostro istituto”.
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