18 maggio 2024

Mandello. Pittura botanica ad acquerello, Alis Agostini espone nella sala polifunzionale del Lido

Alis Agostini

Nel Festival della letteratura di Mandello Lario c’è spazio quest’anno anche per una mostra d’arte di Alis Agostini. Riguarda la pittura botanica ad acquerello e sarà allestita da oggi, sabato 18 maggio, a domenica 26 nella sala polifunzionale del Lido comunale. L’inaugurazione è prevista per le ore 17, dopodiché la mostra potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

Mandellese, appassionata di pittura sin da giovane, per Alis Agostini anche nella vita professionale i dettagli hanno sempre avuto un valore indiscusso. Dipinge perché la pittura l’ha sempre appassionata ed è  un mondo in  cui ama perdersi. Da oltre quindici anni si dedica all’illustrazione botanica con un attento rigore appunto anche per i più minuti dettagli. Non a caso il titolo della mostra è “Una questione di dettagli”.

Alis Agostini dalla fine degli anni Settanta ha seguito corsi di disegno, carboncino e pittura a olio e dal 2009 corsi di acquerello con insegnanti italiani e inglesi.

Ha allestito varie mostre, tra personali e collettive: a Lecco, Mandello,  Garlate, Esino Lario, Corenno Plinio, Erba, Villa Carlotta di Tremezzo e presso l’orto botanico di Lucca.

Ha avuto insegnanti che le hanno trasmesso l’amore per la sinergia tra l’acquerello  e la botanica, ma soprattutto la tecnica necessaria che le ha consentito di raggiungere risultati eccellenti. Nel guardare  i suoi acquerelli si ha l’impressione che il pennello sfiori il foglio bianco per lasciare traccia della realtà.

“Siamo circondati dalla bellezza e da meraviglie quotidiane - ama dire Alis - Tra loro c’è un soggetto che ti chiama e ti chiede di dare ai suoi fiori, foglie, semi o bacche l’eternità del ritratto e dopo averlo osservato, toccato e averne studiato i dettagli ecco che magicamente il pennello, carico di colore, accarezza il foglio nella vana ricerca della copia perfetta di tanta meravigliosa complessità”.

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