17 maggio 2024

Una “app” e il diritto alla salute. “Casa Comune”: “Sempre più difficile accedere ai servizi sanitari”

Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo: 

Da giorni si discute in Mandello sulla questione importante della “app” Doctolib, adottata da diversi medici mandellesi per prenotare le visite e chiedere impegnative per i farmaci. Anche a noi sono giunte parecchie segnalazioni critiche e di preoccupazione da parte dei cittadini mandellesi.

Ci risulta che i medici si stiano organizzando per attenuare i disagi e venire incontro alla popolazione. Meno male, perché la comunicazione su questo aspetto è stata molto carente e approssimativa sinora.

In ogni caso qualche considerazione va fatta: i cittadini si trovano sempre più a dover fronteggiare troppe fatiche per accedere ai servizi sanitari. Tra liste di attesa infinite, difficoltà a orientarsi su come e dove prenotare, nuovi strumenti tecnologici, come la app di cui sopra, è un vero e proprio percorso a ostacoli che disorienta, stanca, mette ansia soprattutto alle persone anziane e fragili.

Ricordiamo, oggi più che mai, che la salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione italiana (articolo 32). Ma sono anni che questo diritto fondamentale viene disatteso e messo sotto scacco da provvedimenti e strumenti, spesso astrusi, che lo mortificano e lo rendono di difficile attuazione. Noi crediamo che tutte queste complicazioni alla fine si scarichino sempre e soltanto sui cittadini, a maggior ragione sui soggetti più fragili, che stentano giustamente a vedere in questo un’evoluzione positiva, ammesso che lo sia davvero.

Se poi si aggiungono i commenti dell’assessore ai Servizi sociali Guido Zucchi che non solo minimizza l’impatto di questa scelta ma si pone a difesa della stessa, allora il quadro addirittura peggiora. Forse l’assessore avrebbe dovuto mobilitarsi, convocare un incontro con tutti i medici mandellesi, restituire la preoccupazione dei cittadini e garantire il suo continuo presidio sul caso. Ma non pare l’abbia fatto visto che non l’ha detto. Ciò ci fa ancora una volta constatare, amaramente, che il tema sociale in paese è gestito con superficialità e inconsistenza dall’attuale assessorato.

Dal canto nostro, stiamo seguendo la vicenda ed eventualmente prenderemo contatto diretto con i medici interessati.

Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”

Nessun commento:

Posta un commento