Quell’anno Enrico Bertarini si rese protagonista di un’impresa che in meno di dieci ore lo vide portare a termine con altri cinque mandellesi un anello di 30 chilometri
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| Enrico Bertarini, il "Barissa", classe 1927. |
(C.Bott.) I baffi, sempre ben curati, erano il tratto distintivo del suo volto, insieme al suo sguardo intenso. Enrico Bertarini, per tutti a Mandello Lario il “Barissa”, era un personaggio. Un autentico personaggio. Classe 1927 (era nato il 30 ottobre), è morto ieri sera all’hospice “Il Nespolo” di Airuno, dove si trovava dopo un periodo di ricovero all’ospedale di Lecco.
Il suo nome si lega in particolare a una vera e propria impresa di cui si rese protagonista nell’agosto 1964 insieme ad altri cinque mandellesi: un raid escursionistico che in meno di dieci ore li vide portare a termine un anello di 30 chilometri partendo dall’Alpe di Era, passando per i rifugi Bietti (oggi “Bietti-Buzzi”), Bogani e Brioschi e raggiungendo il Pialleral (lì sorgeva il rifugio “Mario Tedeschi”, spazzato via da una slavina una notte d’inverno del 1986), i Piani Resinelli, la “Rosalba”, la cima della Grignetta e il rifugio Elisa, in Alta Val Meria. L’ultima tappa fu alla “baita del solitario”, all’Alpe di Era, da dove come detto erano partiti quei sei temerari.
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| I protagonisti del raid escursionistico dell'estate 1964 fotografati al Pialleral. |
Protagonisti di quella “spedizione” furono - appunto con il “Barissa” - Casimiro Zucchi, Rosandro “Furia” Cattaneo, Marco Poletti, Adelio Amati e Alberto Dotti. Di loro, il più… anziano era proprio Bertarini, i più giovani Poletti, Amati (entrambi classe 1944) e il compianto Dotti, non ancora ventenne all’epoca di quell’exploit. Zucchi aveva 21 anni, Cattaneo 22.
“L’escursione non è stata compiuta a scopo reclamistico - scrisse qualche settimana dopo il settimanale cattolico “Il Resegone” - e se la stessa giunge ora alla stampa è perché riteniamo di non dover assolutamente dimenticare un’impresa di alcuni giovani che ancora attribuiscono ai risultati derivanti dal più puro sport quella grande soddisfazione che appunto praticandolo si prova”.
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| I protagonisti del raid nel 1994 all'"Elisa", trent'anni dopo la loro impresa. |
Nel 1994, a distanza di trent’anni da quell’avventura, Bertarini, Poletti, Cattaneo, Amati, Zucchi e Dotti si erano ritrovati al rifugio Elisa, a quota 1.515 metri, dopo essere partiti il “Barissa” da Era, Dotti dai Piani Resinelli e gli altri quattro da Mandello. E nel 2014, in occasione del cinquantennale del raid, quattro di loro erano saliti al Pialleral e al rifugio “Antonietta” avevano rivissuto idealmente quella giornata d’estate di mezzo secolo prima, ripercorrendo le tappe di quel raid compiuto a tempo di record.
Oggi Mandello piange il “Barissa”. Saranno in tanti a onorarne la memoria, a ricordare la sua schietta e genuina semplicità. E il suo amore per la vita.
I funerali si terranno mercoledì 16 luglio alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio a Somana, preceduti dalla recita del rosario. Per le visite Enrico Bertarini si trova presso la casa funeraria Vicini in piazza Luciano Manara 5 a Mandello.
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| Un altro primo piano di Enrico Bertarini. |
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