14 luglio 2025

Mandello Lario. E’ morto il “Barissa”, aveva 97 anni. Quell’indimenticabile raid dell’estate 1964

Quell’anno Enrico Bertarini si rese protagonista di un’impresa che in meno di dieci ore lo vide portare a termine con altri cinque mandellesi un anello di 30 chilometri

Enrico Bertarini, il "Barissa", classe 1927.

(C.Bott.) I baffi, sempre ben curati, erano il tratto distintivo del suo volto, insieme al suo sguardo intenso. Enrico Bertarini, per tutti a Mandello Lario il “Barissa”, era un personaggio. Un autentico personaggio. Classe 1927 (era nato il 30 ottobre), è morto ieri sera all’hospice “Il Nespolo” di Airuno, dove si trovava dopo un periodo di ricovero all’ospedale di Lecco.

Il suo nome si lega in particolare a una vera e propria impresa di cui si rese protagonista nell’agosto 1964 insieme ad altri cinque mandellesi: un raid escursionistico che in meno di dieci ore li vide portare a termine un anello di 30 chilometri partendo dall’Alpe di Era, passando per i rifugi Bietti (oggi “Bietti-Buzzi”), Bogani e Brioschi e raggiungendo il Pialleral (lì sorgeva il rifugio “Mario Tedeschi”, spazzato via da una slavina una notte d’inverno del 1986), i Piani Resinelli, la “Rosalba”, la cima della Grignetta e il rifugio Elisa, in Alta Val Meria. L’ultima tappa fu alla “baita del solitario”, all’Alpe di Era, da dove come detto erano partiti quei sei temerari.

I protagonisti del raid escursionistico dell'estate 1964 fotografati al Pialleral.

Protagonisti di quella “spedizione” furono - appunto con il “Barissa” - Casimiro Zucchi, Rosandro “Furia” Cattaneo, Marco Poletti, Adelio Amati e Alberto Dotti. Di loro, il più… anziano era proprio Bertarini, i più giovani Poletti, Amati (entrambi classe 1944) e il compianto Dotti, non ancora ventenne all’epoca di quell’exploit. Zucchi aveva 21 anni, Cattaneo 22.

“L’escursione non è stata compiuta a scopo reclamistico - scrisse qualche settimana dopo il settimanale cattolico “Il Resegone” - e se la stessa giunge ora alla stampa è perché riteniamo di non dover assolutamente dimenticare un’impresa di alcuni giovani che ancora attribuiscono ai risultati derivanti dal più puro sport quella grande soddisfazione che appunto praticandolo si prova”.

I protagonisti del raid nel 1994 all'"Elisa", trent'anni dopo la loro impresa.

Nel 1994, a distanza di trent’anni da quell’avventura, Bertarini, Poletti, Cattaneo, Amati, Zucchi e Dotti si erano ritrovati al rifugio Elisa, a quota 1.515 metri, dopo essere partiti il “Barissa” da Era, Dotti dai Piani Resinelli e gli altri quattro da Mandello. E nel 2014, in occasione del cinquantennale del raid, quattro di loro erano saliti al Pialleral e al rifugio “Antonietta” avevano rivissuto idealmente quella giornata d’estate di mezzo secolo prima, ripercorrendo le tappe di quel raid compiuto a tempo di record.

Oggi Mandello piange il “Barissa”. Saranno in tanti a onorarne la memoria, a ricordare la sua schietta e genuina semplicità. E il suo amore per la vita.

I funerali si terranno mercoledì 16 luglio alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio a Somana, preceduti dalla recita del rosario. Per le visite Enrico Bertarini si trova presso la casa funeraria Vicini in piazza Luciano Manara 5 a Mandello.

Un altro primo piano di Enrico Bertarini.

 

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