15 novembre 2025

“Concentus Mandelli”, lo “Stabat Mater” di Pergolesi la grande sfida del coro dell’Istituto “Volta”

(C.Bott.) Concepito e portato avanti dall’Istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Mandello Lario, il progetto può contare sul supporto della Fondazione comunitaria del Lecchese. Coinvolge gli alunni del Coro “Concentus Mandelli” e rappresenta per la stessa formazione corale, per il suo direttore Alessandro Milesi e per l’intera scuola un’occasione preziosa se non addirittura irripetibile per dimostrare che anche ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 16 anni sono in grado di realizzare una autentica opera d’arte, di assoluta quanto indiscussa qualità.

Il progetto riguarda l’esecuzione dello Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, compositore, organista e violinista considerato uno tra i maggiori musicisti italiani della prima metà del XVIII secolo. La composizione, datata 1736, è una delle più alte espressioni del repertorio sacro barocco ed è una vera e propria sfida per il coro, composto da 25 elementi di scuola secondaria di primo e secondo grado, impegnati sia nelle parti solistiche sia in quelle corali, affiancati da musicisti professionisti e da un’orchestra d’archi

Presentato ieri sera in sala consiliare a Mandello dall’assessore ai Servizi sociali, Guido Zucchi, dal dirigente scolastico Massimiliano Craia e da Alessandro Milesi (con loro c'era anche l'assessore alla Cultura, Doriana Pachera), il progetto prevede un percorso ad un tempo musicale e umano, offre come detto un’opportunità e un’esperienza artistica di altissimo livello e si ripromette di diffondere sul territorio (e anche oltre) i valori educativi, culturali e spirituali della musica colta.

Un progetto a lungo termine, quello dello Stabat Mater, destinato a sfociare in una serie di appuntamenti che a fine aprile del prossimo anno vedranno il “Concentus Mandelli” esibirsi a Ginevra in un concerto proposto in collaborazione con prestigiose realtà culturali di livello internazionale. In quella stessa occasione, tra l’altro, i coristi avranno modo di visitare il Cern, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare e il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle posto alla periferia ovest della città elvetica.

Sempre nella prossima primavera lo Stabat Mater verrà presentato in anteprima a Mandello, dove tra gennaio e appunto aprile del 2026 il coro aprirà al pubblico anche la prova generale.

Garanzia della massima qualità formativa e musicale del progetto in questione sarà anche la collaborazione con due musiciste professioniste che affiancheranno il maestro Milesi: il soprano Marta Fumagalli, nota per la sua attività  concertistica e didattica, chiamata a seguire la preparazione vocale e stilistica delle parti solistiche, e Giulia Panzeri, affermata violinista, alla quale saranno affidati il coordinamento della sezione strumentale e le prove con l’orchestra d’archi.

“La presenza di queste figure riconosciute a livello nazionale e internazionale - hanno tenuto a sottolineare l’assessore Zucchi e il maestro Milesi - eleva il progetto a un livello artistico del tutto inedito per una scuola secondaria di primo grado e darà un apporto considerevole alla volontà di trasformare l’armonia musicale in armonia educazionale, nella consapevolezza che far parte di un coro vuol dire anche saper ascoltare e riappropriarsi del concetto più autentico di socialità”.

Dal canto suo il dirigente scolastico ha evidenziato il concetto di sfida che sottende il progetto e insistito sull’impegno, la volontà e la caparbietà di Alessandro Milesi nel promuovere la musica colta all’interno di un contesto che fino all’istituzione del coro dell’Istituto “Volta” non aveva mai trovato posto nella realtà scolastica.

“L’idea dello Stabat Mater è assolutamente affascinante - ha detto Massimiliano Craia - anche per dimostrare che questo genere musicale è ancora attuale e non può essere relegato dentro una nicchia riservata a pochi appassionati, ma deve invece educare all’arte e al bello l’intera cittadinanza”.

“Non è stato e non è facile - ha aggiunto Milesi - ma i nostri ragazzi ce la faranno perché ce la stanno mettendo tutta e perché tutti si sentono coinvolti”. “Nessuno di loro - ha osservato ancora il docente usando una metafora sportiva - sta in panchina e tutti vogliono dimostrare di saper fare magari anche meglio degli adulti ciò per cui si mettono in gioco”.

“Non immaginavamo di arrivare a questi livelli - ha ammesso Alessandro Leone, uno dei giovanissimi coristi coinvolti nel progetto - e il nostro professor Milesi si è rivelato una guida fondamentale nel condurci a riscoprire tesori che altrimenti andrebbero persi”.

Il progetto che coinvolge il “Concentus Mandelli” può contare come detto sul sostegno della Fondazione comunitaria del Lecchese, che potrebbe essere fondamentale considerato che il costo ipotizzato per la trasferta del prossimo anno a Ginevra è di 15.000 euro. A questo proposito è possibile contribuire con erogazioni deducibili e detraibili dai redditi compilando il modulo sul sito Internet dello stesso ente filantropico e riportando nello spazio “scopo donazione” la causale “2025-4598 Musica sul Lario”. La Fondazione sarà garanzia del corretto utilizzo dei contributi offerti dai sostenitori del progetto.

Nessun commento:

Posta un commento