04 febbraio 2024

“Stagione invernale senza battelli per Bellagio, il turista si arrabbia e ne ha tutte le ragioni”


Dal Consorzio albergatori lecchesi riceviamo e pubblichiamo:

Arrivano i turisti a Lecco e nei comuni rivieraschi per fare un giro sul lago ma per prendere il battello devono andare a Como oppure a Varenna. La mancanza di servizio di navigazione pubblica sul ramo orientale del Lario e nel capoluogo di provincia durante la stagione invernale sta creando un grave danno al turismo lecchese.

Va avanti così da tempo, ma in questi giorni di inizio febbraio in cui il clima è mite, le giornate soleggiate, le temperature che arrivano a 18 gradi, molti turisti soggiornano nelle strutture ricettive del nostro territorio, alberghi, B&B e case vacanza.

La domanda di rito in reception è: dove posso prendere il battello per fare un giro a Bellagio? Immaginate l’imbarazzo nel dover rispondere che il servizio è sospeso in inverno. Il turista si arrabbia e si sente truffato e la reputazione di questa parte del lago peggiora.

Noi albergatori eravamo già intervenuti a inizio novembre, avevamo contattato le autorità preposte, tra queste l’amministrazione provinciale che era intervenuta direttamente con la Navigazione, ma questi ultimi non hanno fatto nulla per risolvere la situazione.

A Como per tutto l’inverno c’è coda all’imbarcadero, a Lecco non c’è il battello! Se andate sul sito della Navigazione i Comuni del nostro ramo, capoluogo in testa, non sono nemmeno indicati, così chi si informa per prenotare anche nei periodi di primavera e estate pensa che queste aree non siano coperte dal servizio e cambia destinazione guardando a Como, al Centrolago e all’Alto lago.

Inoltre Como è collegata a Bellagio con le corse veloci dell’aliscafo, Lecco da alcuni decenni non lo è più e anche questo è un bel problema.

Il danno potrebbe essere anche oggetto di una class action per far sì che cambi la situazione per vie legali, ma sarebbe una sconfitta per le istituzioni.

Oggi il Lago di Como, nei fatti, al di là delle dichiarazioni pubbliche è costituito da aree che hanno un vantaggio competitivo su altre. Se poi consideriamo che zone come Como e il Centrolago vivono gravi problemi di gestione dei flussi di turisti ed escursionisti che non riescono a sopportare e stanno progressivamente perdendo a loro volta reputazione a danno di tutti, non si capisce il disinteresse rispetto a questo tema da parte del sistema lariano nel suo complesso.

Il riequilibrio dell’offerta di navigazione pubblica è anche una forte leva utile non soltanto a chi è escluso, come i lecchesi, ma anche a chi è favorito, perché permetterebbe di mettere in atto politiche virtuose per contrastare il problema enorme dell’over tourism.

Chiediamo quindi di nuovo aiuto ai soggetti pubblici e privati che hanno voce in capitolo e nei rapporti con la Navigazione Lago di Como perché si risolva l’annoso problema.

Consorzio albergatori lecchesi

1 commento:

  1. Ci sono molti treni per Varenna e da Varenna battelli aliscafi e traghetti. Smettiamola di vedere il lago come un autostrada e di saccheggiarlo con onde inquinamento acustico e smog. Avete idea di quanto inquina un aliscafo?

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