16 luglio 2025

Curti, Maynard, Colombo e Guzinska-Porazik. Mostra d’arte al femminile in Santa Marta a Varenna

Varenna accoglie nella secentesca ex chiesa di Santa Marta la mostra collettiva “Arte diffusa”, progetto dello “Square art center - Lake Como” che ha per obiettivo la realizzazione di un originale “panorama itinerante” e di una nuova “mappa territoriale” dell’arte sul Lago di Como.

Bellezza e valorizzazione costituiscono il leitmotiv che orienta la direzione artistica: saper cogliere il colpo d’occhio delle tendenze future, progettare soluzioni esclusive, selezionare attentamente opere d’arte, mobili artistici e oggettistica è importante per indirizzare al meglio la scelta degli appassionati d’arte, dei collezionisti e degli  interior design.

Questo di luglio è il terzo appuntamento itinerante proposto dopo le mostre degli artisti Giorgio Gessi, Emiliana Longoni, Gastone Turrin, Mario Bollati ed Ezio Foglia. Di luogo in luogo, è ancora presente a Torno l’evento “Genius loci: spirito e materia” del britannico Nigel Joyce con 12 opere esposte tra Hotel Vapore, Hotel Belvedere, Bar Italia, Caffetteria pliniana e farmacia Cereda.

La mostra varennese inaugurata domenica scorsa e allestita fino al 27 luglio racconta il lavoro di quattro artiste, con un focus sulla fotografia, la scultura e la pittura. L’installazione si avvale di opere d’arte dai materiali tradizionali e più innovativi. L’artista-architetto Claudia Curti, origini varesine, si avvicina al mondo dell’arte negli anni ’90 iniziando il suo percorso creativo nel campo della gioielleria. Qui sperimenta l’uso di materiali come il plexiglass, che diventa il suo tratto distintivo nella realizzazione delle proprie opere. Spiritualità, simbolismo e ricerca interiore sono i motivi della sua continua ricerca e il  materiale che utilizza  consente leggerezza e trasparenza in un gioco di luce tra pieno e vuoto, tra visibile e non visibile. Ogni opera diventa così un microcosmo, un universo in miniatura in cui la spirale e i simboli si intrecciano per raccontare storie di trasformazione, energia e connessione con l’infinito.

L’artista, attraverso il suo lavoro, invita a guardare oltre la superficie, a cogliere l’essenza nascosta delle cose e a riconoscere la bellezza del divenire, in un equilibrio perfetto tra arte, filosofia e spiritualità.

Genevieve Maynard, artista australiana che vive a Johannesburg, è un’abile indagatrice. Attraverso i suoi click, narra con sguardo profano un patrimonio valoriale e storico che definisce la nostra cultura passata: le edicole sacre, o edicole votive. Ha viaggiato nel nostro Paese alla ricerca di queste testimonianze sparse nelle città o lungo le strade, a volte ancora intatte nella loro perpetua attestazione.

La fotografia pone un’occhiata su questi accenti, dove la limpidezza e la purezza degli scatti rimandano lo spettatore a rivolgere uno sguardo a un contesto così usuale della storia. Tutto questo lo imprime attraverso tecniche di stampa antiche. Racconta di sé la Maynard: “La mia curiosità è di capire se i miei scatti di viaggio potessero incapsulare alcuni di questi temi, utilizzando tecniche di stampa fotografica storiche come il cianotipo e il marrone Van Dyke”.

Anna Colombo è una fotografa di Mandello Lario. Il suo stile e la sua visione sono frutto di un disegno creativo unico e mai scontato. La sua fotografia è un estro che invita all’introspezione sia per i particolari sia nell’osservazione d’insieme.  In questa rassegna espone cinque fotografie frutto di grande sperimentazione e di acquisita tecnica. La poetica delle sue immagini è il tratto distintivo delle sue opere. Ombre  che catturano  nel silenzio meditativo lo spettatore, accarezzando con delicatezza la forma e lo spazio. Uno spazio che tende all’infinito come se l’assenza del tempo si possa tenere sul palmo di una mano.

Marzena Guzinska-Porazik, artista poliedrica, vive a Olcio di Mandello Lario dove si divide tra la pittura, la scultura e l’iconografia bizantina. La sua arte, espressione frutto di grande sperimentazione, è un viaggio libero nell’anima dell’autrice, una didascalia di colori che scorrono e “dipingono” i sentimenti più profondi, tratteggiando con grande lucidità una consapevolezza raggiunta. Ci rivela quanto l’arte sia essenziale nel suo fare, ponendo nelle proprie radici, quelle più ataviche, uno strumento di espressione libero, magico e vivificatore. Il suo è un linguaggio naturale che riporta in pittura un processo in continua evoluzione, segna la sua riflessione sulla imponderabilità della vita, della natura e dell’uomo  in un dialogo continuo tra spiritualità  e materia, fra tempo e spazio a richiamare in modo personale la nostra condizione umana.

Guzinska-Porazik attraverso la sua raffinata tecnica riesce a “scolpire la luce come un potente flusso cognitivo e a “marcare” attraverso l’acqua il principio cosmico femminile.

Gli orari in cui visitare la mostra varennese (a ingresso libero) sono dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, tutti i giorni come detto fino al 27 luglio.

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