L’ex sindaco Riccardo Mariani: “Ricandidarmi è prima di tutto un atto di responsabilità verso la mia comunità”
“Casa Comune è la mia casa. Ricandidarmi è prima di tutto un atto di responsabilità verso la mia comunità”. Con queste parole Riccardo Mariani ha introdotto ieri sera al teatro comunale “Fabrizio De André” il primo incontro pubblico di “Casa Comune per Mandello democratica”, dando ufficialmente il via al percorso politico che accompagnerà lo schieramento di centrosinistra verso le elezioni amministrative del 2026.
Un appuntamento partecipato che ha voluto segnare non soltanto l’avvio della campagna elettorale, ma soprattutto la ripresa di un dialogo con la cittadinanza. “La politica ha bisogno di persone che mettano in gioco passione e competenza, tenendo insieme esperienza e rinnovamento”, ha sottolineato Mariani. “Casa Comune è sempre stata una piccola palestra di democrazia - ha aggiunto l’ex sindaco - un luogo dove si impara a fare politica con le persone, non per le persone”.
Sul palco, insieme a Mariani, c’erano Valentina Conca, Dario Lafranconi, Franco Corti, Pino Valsecchi e Sergio Pomari, della segreteria regionale dello Spi Cgil. Erano anche presenti alcuni esponenti del centrosinistra lecchese: tra gli altri l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni, il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli, il sindaco di Dolzago, Paolo Lanfranchi, e il segretario provinciale del Partito democratico, Manuel Tropenscovino.
Al centro del confronto alcune parole chiave che guideranno il lavoro dei prossimi mesi: giovani e partecipazione, ambiente e qualità della vita, sviluppo e cultura del territorio, sociale e cura della comunità.
Valentina Conca ha posto l’accento sull’urgenza di restituire ai giovani spazi e motivazioni per sentirsi parte della comunità: “Non mancano interesse o sensibilità, ma la possibilità di riconoscersi in un progetto. Servono luoghi, occasioni di confronto e una politica che parli la loro lingua”. Dal canto suo Franco Corti ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato tra ambiente e benessere quotidiano: «Non basta crescere, occorre farlo in modo sostenibile, costruendo progetti che migliorino realmente la qualità della vita dei cittadini”.
Per Pino Valsecchi le sfide del territorio passano da infrastrutture, connessioni e lavoro. “Mandello - ha detto - ha bisogno di servizi efficienti e di un turismo rispettoso del suo patrimonio. Non possiamo rassegnarci ai disservizi: servono visione e programmazione”.
Dario Lafranconi ha rilanciato sul tema della partecipazione: “Le persone tornano a impegnarsi se c’è un progetto chiaro, trasparente, condiviso. Mandello ha un capitale umano straordinario, da valorizzare anche nella vita politica”. Infine Sergio Pomari ha ricordato il valore dell’inclusione: “Una comunità cresce soltanto se nessuno resta indietro. L’obiettivo è creare una rete che tenga insieme esperienze diverse e generazioni diverse”.
Riccardo Mariani ha ribadito la volontà di aprire un percorso lungo e partecipato, che attraverserà i prossimi mesi con incontri, ascolto e confronto: “Soltanto dal dialogo nascono le idee migliori. E Mandello ha bisogno di una politica che ascolti, che coinvolga, che costruisca insieme”.
Il cammino verso il 2026 è appena iniziato, ma il messaggio di “Casa Comune” è chiaro: rimettere la comunità al centro della politica, facendo del “noi” la parola più importante di questa sfida.
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