(C.Bott.) E’ una delle valli valtellinesi del versante orobico dove ancora, pur tra molteplici difficoltà, sopravvive una comunità locale vivace e desiderosa di promuovere le risorse e i prodotti locali. Qui ha sede l’Accademia della polenta, nata per valorizzare uno degli alimenti più antichi della comunità alpina, la base della vita quotidiana dei contadini e dei pastori della valle. Simbolo di un tentativo di rilancio turistico e sociale quanto mai significativo, questo fine settimana nella ventesima edizione della significativa manifestazione ha trovato posto anche Mandello Lario, più precisamente il rifugio “Mandell bass”.
Alla “Gran baita”, balcone naturale e luogo ideale per gli amanti dell’escursionismo, ieri si è parlato infatti anche del progetto in fase di attuazione in Nepal. Grazie alla disponibilità di Chicca sono state vendute le magliette dedicate al rifugio in costruzione a Sertung e le 120 persone presenti hanno partecipato entusiasticamente alla lotteria che metteva in palio ingrandimenti delle fotografie scattate nei suoi affascinanti viaggi dal mandellese Oscar Ongania e una serie di costruzioni in legno. Risultato, altri 650 euro raccolti a favore del rifugio. E il sogno continua.
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