Così il sindaco, Riccardo Fasoli, che ai giovani dice: “Il futuro dell’Italia è nelle vostre mani. Siate curiosi, siate protagonisti della vita pubblica. Imparate a riconoscere l’importanza della memoria ma anche il valore dell’impegno personale”
(C.Bott.) Non soltanto una ricorrenza storica ma anche un momento di memoria collettiva e di consapevolezza civica, con la data del 4 novembre che sollecita a guardare alla nostra storia non come a un capitolo chiuso ma come lezione viva, che parla ancora oggi alle nostre coscienze. Questo il senso del discorso commemorativo pronunciato questa mattina dal sindaco di Mandello Lario, Riccardo Fasoli, davanti al monumento ai caduti in piazza Garibaldi.
“Dietro ogni nome inciso sui monumenti, su ogni lapide che custodisce la memoria di un caduto - ha premesso - ci sono vite, sogni, famiglie. C’è l’amore per la patria e per la libertà, ma anche il dolore di chi ha pagato un prezzo altissimo perché noi potessimo vivere in pace. Celebrare questa giornata significa altresì riconoscere il valore delle forze armate, che ogni giorno, con professionalità e dedizione, servono il nostro Paese. Esse rappresentano lo spirito di servizio, il senso del dovere e la fedeltà ai valori costituzionali su cui si fonda la nostra Repubblica. E a loro va la nostra riconoscenza”.
Il primo cittadino è poi tornato sul concetto secondo cui la ricorrenza del IV Novembre non può fermarsi alla celebrazione del passato. “Viviamo in un tempo difficile - ha detto - in cui il mondo è attraversato da guerre, da divisioni e da nuove minacce alla democrazia. Ogni volta che un popolo perde la libertà, che la violenza prende il posto del dialogo, che l’odio sostituisce la solidarietà si riaprono ferite che pensavamo sanate. La storia ci insegna che la pace non è mai un bene scontato: è un equilibrio fragile, da difendere e costruire giorno dopo giorno con il rispetto, la giustizia e la cooperazione”.
Quindi un messaggio alla comunità: “Anche noi possiamo contribuire a questo impegno perché la pace e la democrazia si costruiscono nei gesti quotidiani, nell’ascolto reciproco, nella cura verso gli altri, nel rispetto delle regole, nella partecipazione alla vita civile. Sì, sono questi i valori che tengono unita la nostra nazione e danno un senso all’essere cittadini”.
Più avanti nel suo intervento un appello ai giovani: “A voi ragazze e ragazzi vorrei dire che il futuro dell’Italia è nelle vostre mani. Siate curiosi, siate consapevoli, siate protagonisti della vita pubblica. Imparate a riconoscere l’importanza della memoria, ma anche il valore dell’impegno personale. La libertà, la pace, la democrazia non sono conquiste che si ereditano: sono scelte che si rinnovano ogni giorno, con responsabilità e con coraggio”.
Infine la sollecitazione all’intera cittadinanza a rinnovare ciascuno il proprio impegno a preservare la memoria, a difendere la pace, a custodire la democrazia. “Soltanto così - ha concluso Fasoli - onoreremo davvero chi ci ha preceduto e renderemo più forte il legame che unisce la nostra comunità al destino del Paese. Con riconoscenza e speranza, guardiamo avanti con fiducia”.
Prima della cerimonia di commemorazione, nella chiesa arcipretale di San Lorenzo la messa celebrata da don Giuliano Zanotta in ricordo e a suffragio di tutti i caduti della “grande guerra”, con i significativi messaggi letti al termine del rito eucaristico da un gruppo di alunne e alunni di quinta dell’Istituto scolastico “Santa Giovanna Antida”.
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
Nessun commento:
Posta un commento