16 novembre 2023

Da Dervio a Palermo, i coscritti del 1966 affascinati dalle bellezze del capoluogo siciliano


(C.Bott.) In trasferta a Palermo per festeggiare il traguardo dei 57 anni, dopo la positiva esperienza dello scorso anno a Napoli. I coetanei di Dervio del 1966 hanno trascorso il secondo fine settimana di novembre in terra di Sicilia. E tutto è andato per il meglio.

Il primo atto era stato rappresentato, il 4 novembre, dalla celebrazione di una messa in ricordo e a suffragio dei coscritti defunti. Sabato 11 la partenza in undici dall’aeroporto di Orio al Serio destinazione Palermo, raggiunti da due coetanei partiti da Roma.

I coscritti hanno subito fatto tappa a Monreale, dove accompagnati da suor Letizia hanno visitato e ammirato le bellezze della Cattedrale. Lì il gruppo derviese avrebbe anche dovuto incontrare monsignor Gualtiero Federico Isacchi, arcivescovo di Monreale, origini lecchesi, ma purtroppo l’incontro è saltato per il ritardo dell’aereo.

Dopo la visita e il pranzo i cinquantasettenni sono scesi per le vie della città e si sono portati verso piazza Pretoria e da lì ai Quattro Canti, centro di Palermo, dove artisti di strada allietavano i passanti con la loro musica. In serata la cena in una tipica trattoria siciliana in zona Ballarò.


Domenica 12 appuntamento a Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo reale, per la visita alla meravigliosa Cappella Palatina, con gli appartamenti reali e i giardini che ospitano esemplari di rara bellezza, primo fra tutti il gigantesco ficus che “abbraccia” un pino e vive in compagnia di piante rarissime.

Il gruppo derviese ha anche avuto la fortuna di ammirare una mostra con fotografie, filmati e testi che ricostruiscono la vita del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso nel settembre 1982 nella strage di via Carini.

I coscritti si sono poi spostati per visitare il secondo edificio religioso di Palermo, la Chiesa Basilica Pantheon di San Domenico in quartiere La Loggia, dove sono sepolti personaggi illustri tra i quali Giovanni Falcone. Dopo avere attraversato il quartiere della Vucciria, si sono diretti verso il molo trapezoidale, dove le attrazioni sono costituite da un laghetto e dalla fontana musicale più grande d’Italia che ogni sera alle 20 regala un suggestivo spettacolo di giochi di suoni e di luci.


 

Non potevano neppure mancare la chiesa e il monastero di Santa Caterina d’Alessandria, che dal 1311 e fino al 2014 ha accolto suore di clausura dell’ordine domenicano e che nel 2017 è stato aperto al pubblico. Al suo interno si trova la dolceria, dove vengono prodotti dolci secondo le antiche ricette delle religiose.

La sera appuntamento a tavola in un raffinato locale vicino al mare, con menù a base di pesce e con tanto di dolce finale: una deliziosa cassata siciliana. Sulla strada del rientro verso il bed and breakfast sosta all’esterno di un locale che proponeva musica dal vivo.

Lunedì 13, ultimo giorno di permanenza in Sicilia, visita alle Catacombe dei Cappuccini in quartiere Cuba e alla Chiesa del Gesù di Casa Professa e spuntino al mercato di Ballarò. Due passi verso il Teatro Massimo, quindi tutti in aeroporto per il rientro.

Ottima compagnia, tante risate e una grande voglia di stare insieme gli “ingredienti” della bella trasferta. Ma ora i coscritti di Dervio del ’66 stanno già pensando alla gita del 2024.

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