25 ottobre 2025

Il messaggio di pace dei vescovi lombardi: “Sia disarmata ogni mente e ogni mano omicida”

Il cardinale Oscar Cantoni: “Chiediamo incessantemente l’intercessione di Maria, regina della pace, perché il mondo possa finalmente essere riconciliato e possiamo riconoscerci tutti fratelli”

Una delegazione di 32 persone formata dalla quasi totalità dei vescovi delle diocesi lombarde (il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, è impossibilitato a partecipare), dal vescovo di Mondovì e da altri accompagnatori sarà in Terra santa dal 27 al 30 ottobre. Un pellegrinaggio di pace e speranza universale per esprimere solidarietà, vicinanza e sostegno alle comunità attraversate da conflitti e tensioni.

Tra i vari momenti in programma, oltre alle celebrazioni eucaristiche al Santo sepolcro a Gerusalemme e alla Basilica della Natività a Betlemme e alla veglia di preghiera nell’orto degli ulivi al Getsemani (nel pomeriggio di mercoledì 29), sono previsti incontri con il Patriarca latino, cardinale Pierbattista Pizzaballa, il Vicario custodiale, fra’ Ulises Zarza, alcuni rappresentanti dei “Parents Circle - Families Forum” (organizzazione nata nel 1995 che riunisce famiglie israeliane e palestinesi che hanno visto morire i propri cari in azioni terroristiche o in operazioni militari), dell’Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme (affidato alla cura della Congregazione delle suore maestre di santa Dorotea, che accoglie bambini con gravissime disabilità uditive e fonetiche) e di Caritas Gerusalemme.

Domani in tutte le chiese anche della diocesi di Como verrà letto  il messaggio redatto dai vescovi delle diocesi di Milano, Bergamo, Como, Brescia, Lodi, Cremona, Mantova, Pavia, Vigevano e Crema. Questo il testo:

Noi vescovi delle dieci diocesi della Lombardia dal 27 al 30 ottobre andremo come pellegrini giubilari in Terra santa. Incontreremo i cristiani di Betlemme e lì, nella casa del pane, pregheremo con loro. Sosteremo nella grotta dove è nato Gesù, dove il volto di Dio si è rivelato amore fatto carne. Saliremo a Gerusalemme, il luogo dove Gesù, per amore, si è donato totalmente. Gerusalemme, la città della sua passione e morte. Il luogo dell’amore fino alla fine. Lì anche noi vedremo il sepolcro vuoto e ci sentiremo dire: non è qui. È risorto! E confesseremo che nell’abbandono a Dio, pur nella sofferenza della croce, c’è la vita.

Noi vescovi, mentre saliamo a Gerusalemme in questi giorni drammatici, colmi di paura per la barbara follia omicida di uomini che, in molte parti del mondo, alzano la mano per uccidere il fratello, noi, disarmati, invochiamo: “Domandate pace per Gerusalemme. Sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: Su di te sia pace”. 

È urlo e preghiera di chi, disarmato, supplica con tutto il cuore il fratello di disarmare ogni mente e ogni mano omicida. Con noi portiamo la supplica, l’invocazione, il grido di tutto il popolo lombardo che, unito spiritualmente a noi, invoca pace per ogni uomo amato dal Signore! È la preghiera di chi, con il profeta, osa dire a tutti: "In Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore". Anche noi, disarmati, con la sola forza della parola del profeta Isaia, mentre camminiamo fra uomini provati dalla guerra, colmi di paura e tentati dall’odio, osiamo dire: “Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza”.

Fin qui il testo del messaggio dei vescovi lombardi. “In questi giorni - è la riflessione del vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni - invito tutti a continuare a pregare per la pace e a esprimere vicinanza e comunione spirituale con i nostri confratelli in pellegrinaggio nella terra di Gesù. In questi ultimi giorni di ottobre, mese dedicato in modo particolare al santo rosario, chiediamo incessantemente l’intercessione di Maria, regina della pace, perché il mondo possa finalmente essere riconciliato e possiamo riconoscerci tutti fratelli”.

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