20 aprile 2024

Mandello Lario. “San Giorgio è lo scrigno dell’arte e della bellezza”. E il Coro Grigna affascina

Questa mattina aprono il punto di ristoro e il mercatino, poi giochi, un laboratorio per bambini, i canestri, due incontri con Roberto Pozzi e il concerto di Giulia Molteni “dedicato” a De André

Il Coro Grigna dell'Ana di Lecco ieri sera nella chiesa mandellese di San Giorgio.

(C.Bott.) “Questa chiesa è lo scrigno della bellezza, è un luogo che ha il pregio di elevare i pensieri. E’ uno scrigno di arte e di teologia. E di storia”. Don Fabio Molteni, parroco della comunità pastorale di Abbadia Lariana, ha introdotto ieri sera con queste efficaci parole la presentazione dei restauri in corso da alcune settimane all’interno di San Giorgio.

“Chi ha affrescato questo edificio - ha detto - ci ha messo tanto ingegno e oggi è doveroso dire grazie a chi lo realizzato e a chi, nel tempo, lo ha mantenuto”. Il pensiero è andato così a don Mario Conconi, per lunghi anni alla guida della parrocchia di Crebbio a cui è affidata la “gestione” della chiesa, e a don Vittorio Bianchi, parroco di Abbadia fino al 2019.

E’ stato poi il sindaco di Mandello Lario, sul cui territorio comunale sorge la chiesa, a ricordare il successo della raccolta fondi avviata nell’autunno dello scorso anno dopo che il restauro dell’edificio era stato incluso tra i progetti selezionati dalla Fondazione comunitaria del Lecchese in un bando che prevedeva il raddoppio delle donazioni effettuate fino a un massimo di 50.000 euro.

“Vedere quanto è bella questa chiesa - ha detto Riccardo Fasoli - ci ha fatto mettere da parte ogni preoccupazione di non raggiungere l’obiettivo prefissato e in effetti la somma raccolta ha superato i 60.000 euro, per complessivi 106 donatori”. “E già adesso questo splendido edificio - ha aggiunto - è ancora più vissuto rispetto agli anni scorsi”.

La restauratrice Enrica De Rocco.

Enrica De Rocco, alla quale è affidata la delicata opera di restauro (sua collaboratrice è in questa fase la mandellese Elisa Tarelli), ha quindi illustrato l’intervento in atto sulla parete di destra della chiesa e sugli affreschi raffiguranti l’inferno e i sette vizi capitali, partendo dai rilievi effettuati e dall’analisi dello stato conservativo dei dipinti. “I primi restauri - ha spiegato - risalgono agli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, gli ultimi agli anni Settanta, mentre del 2020 è l’intervento sull’affresco della Crocifissione che domina l’abside. Nel passato alcune parti dei dipinti erano state ricoperte da strati di calce, così come sono evidenti talune ridipinture, da rimuovere unitamente a una serie di depositi biancastri allo scopo di riportare alla luce il più possibile gli affreschi originali del Quattrocento”. “Dopodiché - ha aggiunto - si procederà all’integrazione pittorica e alla pulitura dei vari cartigli presenti”.

La presentazione degli affreschi è stata seguita dal concerto del Coro Grigna dell’Ana di Lecco, che sotto la direzione del maestro Riccardo Invernizzi ha proposto una quindicina di apprezzatissimi brani del proprio repertorio, da Alpini al reggimento a Belle rose du printemps, da Era una notte che pioveva a La valle, passando per La cieseta de Transaqua, La leggenda della Grigna e Maria lassù, prima di coinvolgere i presenti nell’atteso Signore delle cime.

Il concerto mandellese di ieri sera è tra l’altro coinciso con il debutto nel coro, in attività da 66 anni, di Sebastian Gilardoni, diciottenne mandellese residente a Somana.

Oggi il sipario sulla festa patronale di San Giorgio si alzerà alle 9 con l’apertura del punto di ristoro che proporrà panini, salumi, formaggi, torte, vino, thè e caffè. Dalle 10 spazio al “mercatino del bello, del buono e dell’utile” e alle 10.30 Roberto Pozzi, autore del libro Il Vangelo secondo San Giorgio a Mandello del Lario, terrà un primo incontro sul tema “Confronto fra il Giudizio universale di San Giorgio e quelli di altre chiese del territorio”. Dalla stessa ora e fino alle 11.45 laboratorio espressivo per bambini.

Sempre Roberto Pozzi affronterà lo stesso tema alle 14.15, quando il programma della festa prevede anche un gioco a quiz. Alle 16 la celebrazione della messa, seguita dall’incanto dei canestri e alle 17.30 dal concerto “La buona novella” di Giulia Molteni, personale rivisitazione del quarto album di inediti di Fabrizio De André pubblicato nel 1970. Basato sulla storia della famiglia di Gesù Cristo, La buona novella è considerato uno degli album più significativi di “Faber”, dove la narrazione appunto della buona novella sottolinea più l’aspetto umano, rispetto a quello spirituale, di talune figure bibliche.

Giulia Molteni canterà e si esibirà al pianoforte. Con lei, Ranieri “Ragno” Fumagalli ai flauti e alle ocarine e Francesco Albarelli al violino.




Il sindaco Riccardo Fasoli.

Elisa Tarelli



Sebastian Gilardoni (a sinistra) con il maestro Riccardo Invernizzi.




Il maestro Riccardo Invernizzi.





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