25 aprile 2024

Varenna. “Celebrare il 25 aprile vuol dire rimettere al centro del nostro cuore tutti i resistenti”

Varenna ha celebrato oggi il 25 aprile, anniversario della liberazione dal nazifascismo, alla Montagnetta di Fiumelatte alla presenza dei sindaci di Varenna e di Bellano, Mauro Manzoni e Antonio Rusconi, dei rappresentanti dell’Anpi lecchese, del Gruppo alpini di Varenna, del maresciallo Vincenzo Senatore e del vicecomandante della stazione Carabinieri di Bellano.

La cerimonia ha visto la posa delle corone di alloro presso il monumento che ricorda i sei partigiani (Carlo Bonacina, Giuseppe Maggi, Virgilio Panzeri, Domenico Pasut, Ambrogio Inverni e Carlo Rusconi) trucidati l’8 gennaio 1944 dalle brigate nere.

Il sindaco, Mauro Manzoni, ha ricordato come il fascismo sia stato un fenomeno di sistematica violenza politica e stragista e l’uccisione di Giacomo Matteotti l’esempio concreto di ciò. “Ogni anno noi rinnoviamo la memoria del 25 aprile e rimettiamo al centro del nostro cuore tutti i resistenti, cioè coloro che hanno donato la loro vita per costruire una comunità veramente democratica, giusta e solidale - ha detto il primo cittadino - Riconosciamo che la liberazione è per ciascun cittadino l’atto fondativo della nostra Repubblica e che i valori da essa scaturiti, codificati nella Costituzione, sono la bussola nella nostra società”.

“Ricordare la Liberazione - ha aggiunto Manzoni - è un atto della nostra volontà, un momento di impegno testimoniale e di riflessione che evidenzia come esista un prima e un dopo il 25 aprile 1945 nella storia del nostro Paese: un prima fatto di dittatura e di guerra e un dopo, costruito con l’inizio di una nuova storia democratica, quella della nostra Repubblica. Nostro compito è allora quello di festeggiare il 25 aprile nella gioia, nella gratitudine e nell’impegno quotidiano perché i valori della Resistenza non vadano perduti”.

Ha poi preso la parola il rappresentante dell’Anpi di Rancio, il quale ha ricordato che quella della Liberazione non è una festa divisiva, come taluni sostengono. “La Resistenza - ha osservato - ha unificato diverse forze: i democristiani, i socialisti, i comunisti, i monarchici, gli ex militari e persone di classi sociali diverse, tutte accomunate dal valore fondante dell’antifascismo”.

“Anche il brano Bella ciao - ha aggiunto - è la canzone di tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della Resistenza e dell’antifascismo”.

Successivamente è stata ricordata la figura di una partigiana fucilata dai nazifascisti nel novembre 1944.








 

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