29 novembre 2025

Aperto in Mozambico il cantiere per la ricostruzione della chiesa. Don Filippo: “Lavoriamo e speriamo”

Sono iniziati i lavori di ricostruzione della chiesa parrocchiale di San Matteo a Mirrote, in Mozambico, dove dal 2021 è attiva la missione diocesana fidei donum. “Dopo mesi di attesa il cantiere è aperto. Si sta intervenendo sul nuovo tetto con travi metalliche e provvedendo all’installazione di porte e finestre, passaggi indispensabili per proteggere l’edificio prima dell’arrivo delle piogge”.  A raccontarlo sono don Filippo Macchi e don Angelo Innocenti, i due sacerdoti che stanno svolgendo il loro ministero pastorale proprio a Mirrote.

La chiesa di San Matteo, costruita negli anni Sessanta del secolo scorso, lo scorso maggio era stata quasi completamente distrutta da un incendio divampato durante la rimozione di un nido di vespe. Le fiamme avevano avvolto in pochi istanti la struttura in legno del tetto e, senza mezzi antincendio disponibili, non era stato possibile contenere il rogo. Soltanto il pronto intervento dei parrocchiani aveva fatto sì che  si potessero mettere in salvo gli arredi sacri e la biblioteca della sacrestia.

“La struttura in muratura è solida - spiega dal Mozambico don Filippo - e per questo è ora possibile ripartire con gli interventi più urgenti”. Per la prima volta dopo l’incendio, tra l’altro, lo scorso 21 novembre don Filippo e don Angelo sono tornati a celebrare la messa nella chiesa di Mirrote durante una pausa dei lavori.

La ricostruzione richiederà un impegno economico di 100mila euro. Nei mesi scorsi nelle parrocchie della diocesi di Como c’era stata una forte mobilitazione, che aveva permesso di raccogliere oltre 40mila euro, cifra che sta finanziando il cantiere del primo lotto di lavori. Grazie alla mediazione del vescovo di Nacala, monsignor Alberto Vera, l’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” ha assicurato il proprio sostegno, con un contributo economico che coprirà un terzo dell’intero progetto.

“La ricostruzione della chiesa di San Matteo - sottolineano sempre don Filippo e don Angelo - non è un semplice intervento materiale, ma anche una finalità educativa: coinvolgere la comunità locale per crescere nella corresponsabilità. Il contesto del Nord del Mozambico resta fragile a causa della guerriglia e delle incertezze climatiche ma il cantiere di Mirrote è un segno concreto di speranza: lavoriamo e speriamo”.

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