23 novembre 2025

Olimpiadi e staffetta della pace. I mandellesi Pelizzari e Triboli ci sono, Alice Marcelli riceve la fiaccola

Sarà proprio lei, il pomeriggio del 1° febbraio, ad accendere il braciere olimpico durante la tappa del passaggio a Lecco

Le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 sono un evento importante, accompagnato da iniziative che danno modo anche al territorio lecchese di avvicinarsi ai Giochi e ai loro valori più profondi. Tra queste si distingue l’iniziativa proposta in sala Ticozzi a Lecco da tre Rotary club - Rotary Lecco, Rotary “Le Grigne” e Rotary “Lecco Manzoni” - in collaborazione con la Comunità montana del Lario orientale Valle San Martino. Denominata “Staffetta dei costruttori di pace”, era rivolta agli studenti per far comprendere loro il significato dello sport come strumento di crescita, dialogo e appunto costruzione di pace.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Antonio Rusconi, presidente del Rotary Manzoni e della Comunità montana, con un ringraziamento agli insegnanti che hanno preparato le classi a questo appuntamento, della presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, del  sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni. Ha preso poi la parola Paolo Vanini, presidente del Rotary club Lecco, il quale ha evidenziato il valore autentico della pace come simbolo del livello di civiltà, mentre l’ultimo saluto è stato del provveditore agli studi Adamo Castelnuovo. 

Si è poi entrati nel vivo con la tavola rotonda “Pace e Olimpiadi”. Luciano Gualzetti, già direttore della Caritas ambrosiana, ha sottolineato il ruolo dello sport nel prevenire il disagio sociale e nel favorire l’inclusione. Ha inoltre evidenziato come le tecnologie e l’intelligenza artificiale, pur offrendo opportunità, rischino di allontanare le persone dai rapporti diretti e dal valore del “guardarsi negli occhi”, rendendo più fragile la dimensione umana e facilitando conflitti anche quotidiani.

A portare la loro testimonianza sono stati poi il paratleta olimpico mandellese Federico Pelizzari (con un videomessaggio), e Fabio Triboli, lui pure mandellese. I due hanno raccontato come resilienza e determinazione possano trasformare le difficoltà in opportunità. Triboli, plurimedagliato olimpico, ha  ricordato che lo sport non si esaurisce con la carriera agonistica ma continua attraverso l’impegno come allenatore e volontario, creando relazioni che durano nel tempo. Ha sottolineato ai ragazzi che questi sono i legami e i ricordi che rimangono indelebili per tutta la vita.

L’atleta Nicola Ripamonti ha invece condiviso la prospettiva di chi vive la competizione ai massimi livelli, sottolineando l’importanza di gareggiare sempre al meglio delle proprie possibilità, indipendentemente dal risultato.

Uno tra i momenti più significativi è stato l’intervento di Roberto Daneo, responsabile del programma per la tregua olimpica della “Fondazione Milano Cortina 2026”. Rivolgendosi agli studenti, ha evidenziato come i Giochi rappresentino un’occasione concreta di sviluppo per i territori coinvolti. Ha poi posto l’attenzione sul tema della tregua olimpica, di straordinaria attualità. “Soltanto due giorni fa a New York - ha detto - l’assemblea generale dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione sostenuta da 165 Paesi, insieme all’Italia. Il testo invita a rispettare una tregua dal 30 gennaio al 22 marzo, coprendo l’intero periodo olimpico e paralimpico”.

Un momento particolarmente toccante è stato rappresentato dal passaggio della torcia olimpica alla giovanissima Alice Marcelli, portacolori dei Ragni di Lecco, studentessa mandellese al Liceo sportivo “Bachelet” di Oggiono e grande promessa dell’arrampicata sportiva. Alice, nipote di Mariolino Conti, è infatti una delle stelle internazionali di questa disciplina, capace di portare l’Italia sul gradino più alto del podio mondiale. Sarà proprio lei, il pomeriggio del 1° febbraio, ad accendere il braciere olimpico durante la tappa del passaggio a Lecco.

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