26 novembre 2025

Lierna e il no alla violenza sulle donne. “Dobbiamo educare al rispetto, sostenere chi denuncia”

(C.Bott.) “Una ricorrenza che non è una semplice data sul calendario, ma un’occasione per fermarci, guardarci negli occhi e riconoscere che la violenza di genere è una ferita aperta anche nelle nostre comunità. Noi abbiamo scelto di celebrare questa giornata attraverso il cinema, proponendo la visione di questo film. Non è una pellicola semplice o rassicurante: è un’opera che parla di possesso, di controllo, di annullamento dell’altro. Mostra come la violenza non inizi sempre con un gesto eclatante, ma possa insinuarsi nei rapporti affettivi in forme sottili, manipolatorie, quotidiane”.

Simonetta Costantini, sindaco di Lierna, ha introdotto così, ieri sera nella palestra comunale del paese, la proiezione del film Primo amore di Matteo Garrone proposta in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“La violenza non è soltanto fisica - ha tenuto a sottolineare il primo cittadino - è anche emotiva, psicologica, economica. E spesso nasce dal desiderio di controllare, definire e restringere la libertà di una donna. E’ allora fondamentale imparare a riconoscere i segnali precoci della violenza, segnali che troppo spesso vengono normalizzati, giustificati, minimizzati. E nessuno deve sentirsi solo: la comunità, le istituzioni, i servizi, le reti territoriali esistono per ascoltare, accogliere e proteggere”.

Quindi un messaggio che Simonetta Costantini non ha esitato a definire “semplice ma imprescindibile”: “Nessuna forma di violenza è accettabile. Mai. E la responsabilità nel combatterla è collettiva. Dobbiamo educare al rispetto, promuovere relazioni sane, sostenere chi denuncia, credere a chi chiede aiuto, intervenire quando siamo testimoni di comportamenti che mettono a rischio la dignità e la libertà di una donna”.

Poi un pensiero per tutte le donne che hanno subìto violenza, a quelle che non ci sono più e a quelle che ogni giorno lottano per riprendersi la propria vita. “A loro - ha detto  va il nostro impegno: rendere questa comunità un luogo più sicuro, più consapevole e più giusto”.

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