29 novembre 2025

Marco Anghileri, Lierna onora il “Butch”. “Per lui la montagna era identità, fatica e passione”

28 novembre, la sera di un’altra storia. Quella di Marco Anghileri, per tanti il “Butch”, morto sul Monte Bianco nel 2014, presentata da Pietro Corti, suo grande amico.

Nel ciclo di incontri per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale promosso dall’Associazione culturale “Giannino Castiglioni” di Lierna, la serata di venerdì scorso è stata dedicata al grande e indimenticato alpinista lecchese, a un uomo che ha lasciato un’impronta nella storia della montagna e della comunità lariana.

Per ricordare Marco è stato proposto un video realizzato con attenzione e sensibilità dalla Comunità montana del Lario orientale Valle San Martino in collaborazione con la famiglia Anghileri e con gli amici del “Butch”. Il filmato, ricco di suggestive immagini, ha fatto sì che i presenti potessero immaginare di essere su quelle cime, aggrappati a quei pinnacoli, tra dirupi e stretti canali, con il fiato sospeso prima e l’impagabile gioia della conquista poi.

Bellissime le foto e le riprese, accompagnate dagli scritti tratti dal diario di Marco che lasciano trasparire entusiasmo, voglia di sperimentare, desiderio di libertà, sfida, paura e sempre tanto amore e rispetto per la montagna. La montagna che non è soltanto un luogo fisico ma anche identità, memoria, fatica e passione. Un messaggio, su tutti, arriva diretto e colpisce i presenti:  “Facciamo tesoro di tutte le nostre emozioni,  molto più preziose dei diamanti”.

A introdurre la serata è stato il sindaco di Lierna, Simonetta Costantini, la quale ha ringraziato il presidente della Comunità montana, Antonio Rusconi, per aver reso possibile la condivisione del lavoro sulla figura del grande alpinista, l’Associazione Castiglioni per l’impegno organizzativo e tutti i presenti. “ Questa serata non è semplicemente una proiezione - ha detto - è un momento di comunità, un’occasione per ricordare, per riflettere e riconoscere il valore di persone che hanno dedicato la loro vita alla montagna e al proprio territorio”.

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