![]() |
| Il piccolo di cigno con l'esca nel becco. |
(C.Bott.) Polizia provinciale di Lecco in azione ieri a Mandello Lario per salvare un piccolo di cigno con un’esca artificiale impigliata nel becco. Teatro dell’episodio il porticciolo di piazza Garibaldi e se lo sfortunato cigno ha avuto salva la vita lo deve all’intraprendenza e allo spirito di iniziativa della mandellese Antonella Rompani.
Mentre si dirigeva verso i giardini pubblici in compagnia di alcuni suoi familiari, la donna ha notato nei pressi del cannone una famiglia di cigni composta da due adulti e da tre piccoli, già con qualche settimana di vita ma con il piumaggio ancora scuro. Avvicinandosi, anche perché attratta da un anatroccolo che si trovava poco distante, ha notato che uno dei piccoli aveva qualcosa nel becco di cui non riusciva a liberarsi. Senza indugiare, ha allertato la polizia provinciale, che come noto si occupa anche della vigilanza faunistica. In tempi brevi e mentre la mandellese si preoccupava di non far allontanare i cigni dando loro da mangiare, sul posto sono giunti due agenti.
A quel punto si trattava di catturare con il retino da pesca il piccolo per liberarlo dell’esca e del filo di nylon che la avvolgeva. In quei frangenti è stata Antonella stessa a “distrarre” i due esemplari adulti e a facilitare notevolmente il compito degli agenti, che una volta catturato il piccolo gli hanno liberato il becco. Tornato in acqua, il cigno si è ricongiunto alla sua famigliola e poco dopo ha anche ripreso a cibarsi.
Un episodio davvero bello e un lieto fine che non ha mancato di emozionare la stessa protagonista del “salvataggio” e alcuni passanti che avevano assistito alla scena.
![]() |
| La famigliola di cigni nel porticciolo di piazza Garibaldi. |


Nessun commento:
Posta un commento