Classe 1994, è stato premiato a Graz insieme a un team tutto italiano per un’opera innovativa e coraggiosa. Un successo che partendo dalla terra lariana arriva al cuore del teatro internazionale
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| Il team italiano protagonista al "Ring Award 2025". Riccardo Mainetti è il primo a destra. |
Abita a Mandello Lario uno dei protagonisti del “Ring Award 2025”, il più importante concorso internazionale dedicato alla regìa e alla scenografia d’opera. Si tratta di Riccardo Mainetti, classe 1994, giovane scenografo che a Graz ha conquistato la giuria austriaca con un progetto visionario e toccante.
Insieme a un team tutto italiano di cui facevano parte anche Giorgio Pesenti (regìa), Giulia Bruschi (scenografia), Elena Patacchini (drammaturga) e Matteo Castiglioni (video e sound designer), Riccardo ha firmato una rilettura intensa e profondamente contemporanea dell’“Orfeo” di Claudio Monteverdi, ambientata in una casa di riposo, dove l’eroe è un uomo anziano costretto ad affrontare da una parte il lutto dell’amore perduto e dall’altra la solitudine del luogo in cui è costretto a stare.
Un’opera potente, fuori dai canoni tradizionali, che ha saputo commuovere e sorprendere, ponendosi come metafora di un’Europa che invecchia e riflette sul senso della memoria.
“Il team è riuscito in modo impressionante a creare un proprio cosmo e a trovare un accesso altamente emotivo ai singoli personaggi attraverso e con la musica”, si legge nel comunicato ufficiale del “Ring Award”.
La giuria - composta da direttori artistici, registi e scenografi internazionali - ha premiato il gruppo italiano per la capacità di coniugare tradizione e innovazione con un linguaggio teatrale originale e profondamente umano.
L’opera è stata così ben ricevuta da ottenere la programmazione anche all’Opéra national di Montpellier e al teatro polacco “Wielki” di Poznan.
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| (foto Susanne Hassler-Smith) |
Mainetti, che già durante gli studi ha mosso i primi passi progettando scene per opere realizzate all’Opera di Rijeka e al Teatro Carcano di Milano, dopo la laurea con lode in scenografia conseguita presso l’Accademia di Brera e gli studi alla Aalto University di Helsinki, lavora come assistente scenografo tra i palchi più importanti di Italia e non soltantoo, come la Scala di Milano, la Fenice di Venezia e la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, oltre al Teatro Galli di Rimini. Nel 2023 ha firmato, insieme a Giulia Bruschi, la scena dell’“Aida” al Sociale di Como.
Riccardo rappresenta l’eccellenza di una generazione che ha il coraggio di innovare senza dimenticare le proprie radici. Il trionfo al “Ring Award” non è un traguardo d’arrivo ma segna l’inizio di un percorso che porterà Mainetti e il suo team già dal prossimo anno a collaborare con teatri importanti in tutta Europa. Un’occasione unica per portare ancora più in alto la voce di una nuova generazione di artisti italiani.
Nel mondo dell’opera, dove spesso la tradizione rischia di diventare gabbia, la visione di Riccardo Mainetti e del suo team è ossigeno puro: giovane ma profonda, innovativa ma rispettosa, capace di aprire nuove strade pur restando fedele all’essenza dell’arte teatrale.
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