19 agosto 2023

L’addio a Colaninno. Della Guzzi disse: “Un’eccellenza italiana che ha fatto la storia del nostro Paese”

L’amministratore delegato del Gruppo Piaggio in occasione del centenario dell’Aquila affermò: “Capacità di innovazione, coraggio nel riuscire a anticipare i tempi, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità delle produzioni sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni a un rapporto unico con il territorio”

Roberto Colaninno con il Presidente Mattarella nel maggio 2021 al Quirinale alla cerimonia di consegna delle due V85 TT destinate al reggimento corazzieri.

(C.Bott.) Si lega a filo doppio alla Moto Guzzi il nome di Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato della Piaggio, morto oggi all’età di 80 anni. La Casa dell’Aquila venne infatti acquisita nel 2004 dal Gruppo di Pontedera, primo produttore europeo di moto e scooter.

Nel marzo 2021, in occasione dei 100 anni della Guzzi, Colaninno disse: “I cento anni della Moto Guzzi rappresentano un momento di grande orgoglio per il Gruppo, di cui il brand lariano è parte dal 2004, e per tutta l’industria, non soltanto motociclistica, italiana. Capacità di innovazione, coraggio nel riuscire a anticipare i tempi, spirito competitivo, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità delle produzioni sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni a un rapporto unico con il territorio”.

“Dal 1921 a oggi - aggiungeva l’imprenditore - ogni Guzzi che ha percorso le strade del mondo è infatti nata nello stabilimento di Mandello Lario, dove la storia ebbe inizio un secolo fa. E tutto ciò continuerà anche nel suo secondo secolo di storia. Un’eccellenza tutta italiana che ha fatto la storia del nostro Paese senza mai invecchiare e che continua a muovere la passione più autentica di migliaia di guzzisti in tutto il mondo”.

Singolare il fatto che Roberto Colaninno sia mancato in data 19 agosto, mentre Giorgio Parodi, co-fondatore della Guzzi e presidente della Casa dell'Aquila dal 1945 (quando successe al padre Emanuele Vittorio) al 1953, morì il 18 agosto (l'anno era il 1955).

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