29 agosto 2023

Lupi nel Lecchese, avvistamento a Vendrogno. Zamperini: “Urge la riforma del piano di contenimento”

Il lupo avvistato a Vendrogno...
 

La conferma è arrivata: la pecora trovata morta lo scorso giugno in territorio del comune di Galbiate è stata sbranata da un lupo. Due mesi dopo quell’episodio, il Lecchese è nuovamente interessato da segnalazioni di avvistamento del carnivoro, questa volta a Vendrogno in zona San Grato ai monti.

Sulla questione interviene il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini in qualità di presidente della Commissione montagna. “Ormai è certificata la presenza del lupo sul nostro territorio - dice - Infatti dopo la predazione avvenuta a Galbiate anche da Vendrogno è giunta una segnalazione, tramite una fototrappola, dell’avvistamento di un lupo”.

“E’ acclarato che la specie non è in via di estinzione - aggiunge - ed è altrettanto certo che la sua presenza sta creando importanti danni di tipo economico e rappresenta un grave rischio per le persone. La presenza di questo predatore è fortemente impattante sulle attività di montagna come la pastorizia ma non soltanto. Basti pensare ai danni al turismo dovuti alla preoccupazione tra la popolazione locale e tra i turisti. Urge una riforma del Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo, che deve essere aggiornato con regole chiare, certe e utili finalizzate al contenimento della specie di fronte a specifiche situazioni di danno economico o di potenziale pericolo. Serve più coraggio: è fondamentale intervenire prima che sia troppo tardi”.

...e quello avvistato a Galbiate.

Zamperini aggiunge: “In Svizzera il problema della presenza del lupo viene risolto con l’abbattimento. Prima di arrivare a questo noi possiamo, ed è assolutamente necessario e non più procrastinabile, predisporre un adeguato e concreto piano di contenimento che preveda monitoraggio, prevenzione, indennizzo dei danni, confronto e ascolto del territorio, informazione e formazione. Dobbiamo lavorare per contenere i rischi, senza dimenticare che l’obiettivo deve essere la sicurezza dei cittadini, il sostegno a imprese e allevatori, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo del turismo. Trovare un equilibrio tra tutti questi interessi è la grande sfida che abbiamo di fronte”.

“Il prossimo 15 settembre - conclude l’esponente di Fratelli d’Italia - parteciperò al tavolo tecnico di confronto con la Comunità di lavoro Regio Insubrica durante il quale la questione del contenimento del lupo sarà oggetto di discussione anche con la Regione Piemonte, ugualmente interessata al problema”.

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