31 agosto 2023

Varenna. Molteni: “Sindaco e giunta se ne sono lavate le mani perché a loro l’asilo non interessava più”

Il capogruppo consiliare di minoranza: “Chi ha davvero a cuore un’istituzione centenaria si batte con le unghie e con i denti per poterla mantenere. E la scusa della Corte dei conti  è pretestuosa”


Da Carlo Molteni, capogruppo consiliare della “Lista civica per Varenna”, riceviamo e pubblichiamo:

E’ costume della politica furbetta prendere decisioni impopolari e scriteriate in periodi in cui la gente pensa ad altro. Infatti gli aumenti della benzina avvenivano in occasione delle partite della Nazionale o le tassazioni più nefande sotto il solleone,  quando cioè si confidava che la gente, impegnata nelle imprese degli italici beniamini o a pennichellarsi sotto l’ombrellone in Riviera, lasciasse correre o fosse meglio predisposta a lasciar passare quanto veniva perpetrato ai danni delle loro saccocce.

I tempi sono cambiati ma il metodo è sempre quello e gli amministratori “moderni” di Varenna non sono da meno di quelli di un tempo. Si dice che dai cattivi esempi bisogna imparare a essere migliori ma, a quanto pare, non è così per i nostri… eroi.

In piena settimana ferragostana la giunta dei migliori si è riunita per deliberare un contributo straordinario per l’asilo di Varenna. Di per sé sarebbe anche un fatto meritorio, se non fosse per la motivazione di questa straordinarietà che recita:

delibera di Giunta numero 84 “Concessione di contributo straordinario a titolo di compartecipazione alle spese di chiusura della scuola dell’infanzia G.B. Pirelli di Varenna” euro 6.333.

Ora, se andiamo ad analizzare questa delibera scopriamo innanzitutto che come già più volte ribadito il problema della difficoltà economica dell’asilo di Varenna era già presente prima dell’ultima campagna elettorale e, pur sapendolo, i nostri eroi hanno pensato bene di nascondere il problema in un cassetto. Allora i 6.000 euro potevano bastare a risollevarne le sorti e garantirne un futuro.

Non contenti, per due anni hanno ignorato il problema fino a quando, un bel giorno, si sono ritrovati (il sindaco) ad approvare la chiusura dell’asilo perché ormai i soldi da metterci erano troppi. Ciò senza colpo ferire, adeguandosi passivamente e senza nemmeno fiatare, senza neppure prendere in considerazione se ci fossero possibilità di sopravvivenza ma, soprattutto, senza prima comunicare ai genitori l’aggravarsi della situazione.

Nel corso degli ultimi mesi accorgendosi che avevano scatenato un putiferio in paese, nonostante tutto, non si sono nemmeno sognati di cercare alternative per tenere in piedi l’asilo, lavandosene le mani e demandando ad altri, certo con meno autorevolezza di un’amministrazione comunale, di ricercare soluzioni e contattare chiunque avrebbe potuto dare una mano, aspettando passivamente che le soluzioni venissero proposte da altri e prendendosi bellamente gioco di loro, limitandosi a garantire la struttura e il contributo.

Predicavano che non avevano i soldi per risanare l’asilo, adducendo a giustificazione lo spauracchio tanto caro al sindaco del danno erariale? Scusa patetica di chi non vuole intervenire a risolvere i problemi. Il principio si può applicare sia per i 6.333 euro come per 40/50mila. E’ perfettamente lo stesso. Allora perché sì a 6.333 e no a quanto sarebbe bastato per non chiudere?

La ragione è una sola e dopo questo atto formale appare in tutta la sua evidenza. A questa Amministrazione non interessa più l’asilo, anzi meglio così. Perché chi ha davvero a cuore un’istituzione centenaria si batte con le unghie e con i denti per poterla mantenere. E la scusa della Corte dei conti  è pretestuosa. Allora gli oltre 200mila euro spesi per non fare la rotonda sono soldi spesi bene?

Non  è meglio, politicamente in linea con il proprio programma elettorale, spenderne anche 50 per l’asilo piuttosto che 200mila per non fare la rotonda?

Come li chiamereste voi varennesi gli amministratori che spendono i soldi non per mantenere l’asilo ma per farlo chiudere? Sono aperte scommesse, fatevi avanti, non abbiate timore. Fate vedere, una volta tanto, che qualcuno gli attributi li ha!

Carlo Molteni, capogruppo “Lista civica per Varenna”

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