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| Gianpaolo Brembilla, 79 anni. |
(C.Bott.) Un altro grave lutto colpisce Varenna, la sua comunità e il mondo della cultura. A pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Giampietro Maggi, questa notte è morto Gianpaolo Brembilla, 79 anni, padre di due figli: Oscar e Tiziana. Nel febbraio di tre anni fa era venuta a mancare sua moglie, Giuliana Manzoni.
Il nome di Brembilla si lega in particolare all’Associazione culturale “Luigi Scanagatta”, della quale fu per anni presidente (attualmente ricopriva la carica di tesoriere) e tra i fondatori proprio con Maggi, con suo fratello Roberto e con altri varennesi desiderosi di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio attraverso l’organizzazione di mostre e incontri e la pubblicazione di libri dedicati alla memoria storica e sociale della terra lariana.
Il campo della telefonia è stato il suo ambito di lavoro e la sua grande passione (di professione fu installatore di centralini per la SIP, la principale azienda italiana di telecomunicazioni attiva dal 1964 al ’94), al punto da indurlo a collezionare un gran numero di apparecchi telefonici di varie epoche (il più datato risale al 1880).
Appassionato cultore di storia locale, a lui si devono alcune tra le più prestigiose pubblicazioni dell’Associazione Scanagatta. Tra le altre quella dedicata alla ex strada statale 36, oggi Provinciale 72, che descriveva vicende e suggestioni di quell’antica strada militare che univa Lecco a Colico. Un tema, quello dei trasporti nel territorio lariano, che la “Scanagatta” aveva già sviluppato con una serie di libri, a partire da Breva e tivano motori naturali e senza dimenticare Sulla scia del vapur, aventi per oggetto le antiche imbarcazioni lariane a vela e i piroscafi che più tardi hanno solcato le acque del lago.
“La nuova strada - spiegava Gianpaolo Brembilla nelle pagine introduttive del libro La strada stretta tra monti e lago scritto con Marco Denti - si trasformò quanto prima in una importantissima arteria di collegamento soprattutto commerciale tra Milano e il Nord Europa, come testimonia l’attività della società di trasporti “Ganzoni e Com.”, che tra il 1832 e il 1835 se ne serviva per spedire settimanalmente da Milano 204 quintali di seta, facendo pervenire la merce a Norimberga in nove giorni, a Francoforte sul Meno in tredici, a Lipsia in sedici e a Londra in diciotto”.
Brembilla ricordava anche nell’introduzione che nell’estate 1983 ebbero inizio i lavori per la realizzazione dell’attraversamento di Lecco. Il collegamento, in parte sotterraneo, tra Civate e Abbadia Lariana sarebbe stato aperto sedici anni più tardi, ossia il 25 ottobre 1999, mentre il 21 marzo dell’87 era stata inaugurata la tratta dell’attuale Statale 36 che da Abbadia sale fino a Piona di Colico. “Con il nuovo tracciato - sottolineava - che secondo dati Anas del dicembre 2016 è percorso mediamente da 70.000 veicoli al giorno, la strada è oggi l’arteria più trafficata del Nord Italia”.
Oltre ai due figli e al già ricordato fratello Roberto, appassionato naturalista, fotografo e a sua volta prezioso riferimento per l’Associazione Scanagatta, Gianpaolo Brembilla lascia le sorelle Antonia e Luisa. I funerali si svolgeranno a Varenna domani pomeriggio alle 15 nella chiesa prepositurale di San Giorgio.
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Esimio collaboratore e sostenitore dei TRITTICI DI VARENNA 😇🙏🏻🙏🏿🙏🪽
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