Mandello. Gli alpini al campo sportivo di Somana preparano le caldarroste per i bimbi dell’asilo

La mattinata è stata anche l’occasione per incontrare e conoscere don Mario, che da pochi giorni abita nella casa parrocchiale vicina alla scuola dell’infanzia

Un paio di settimane fa erano andati come ogni anno a raccogliere castagne nel bosco, con la “complicità” di un nonno e di un papà che li avevano “agevolati” disseminandole per loro. La ricerca era stata fruttuosa e, dopo aver osservato e manipolato questi tipici frutti autunnali, per gli alunni della scuola dell’infanzia “Antonio Carcano” di Somana è arrivato il momento dell’assaggio.

Negli ultimi anni la loro cuoca le aveva cucinate bollite, ma questa volta il pensiero è andato a Mario Rossi, il papà di don Massimo, indimenticato parroco della frazione mandellese. “Ci è tornato in mente - dicono le maestre dell’asilo - quando a cuocerle per i bambini era proprio lui, che ci organizzava una “burollata” al campo sportivo. Così abbiamo chiesto al presidente della scuola, Felice Gaddi, se fosse stato possibile trovare qualcuno disponibile a far vivere ai bambini quella stessa esperienza”.

Detto e fatto. Ieri mattina un bel gruppo di alpini ha atteso i bimbi al campo sportivo con due fuochi pronti per essere accesi e altrettante pentole per le castagne. L’entusiasmo dei bambini per questo incontro e questa mattinata all’aperto è stato subito evidente: qualcuno ha persino tentato di collaborare scuotendo la padella per far cuocere meglio le castagne e quando è arrivato il momento tutti i bambini si sono dati da fare per sbucciarle (qualcuno, in verità, era palesemente più interessato a mangiarle!).

La mattinata è stata anche l’occasione per incontrare e conoscere don Mario, che da pochi giorni abita nella casa parrocchiale vicina alla scuola dell’infanzia e che è venuto ad aiutare i bambini e a conoscere la loro realtà. “Siamo grate per l’attenzione e per il tempo che associazioni come il gruppo Ana dedicano alla scuola - affermano le maestre - e auspichiamo ci possano essere altre occasioni di incontro in futuro”.